La griglia del Mondiale della Superbike griffata Motul è quasi fatta. Manca un solo tassello e il puzzle sarà finalmente completo. Saranno 24 i piloti al via del prossimo Mondiale, che scatterà nel secondo week-end di aprile da Aragon, per poi snodarsi lungo 12 appuntamenti (per un totale di 36 Gran Premi, di cui 12 con la ormai collaudata formula “sprint”). L’ultimo punto interrogativo riguarda la Kawasaki del team di Lucio Pedercini, che non ha ancora sciolto le riserve sul nome del suo unico pilota. I restanti 23 posti sono già stati assegnati: tra questi, per il momento, i nomi nuovi sono solo quattro. A proposito di cifre, vedremo ancora in pista una moto con il numero 1 sul cupolino. Così come ha fatto Jonathan Rea per cinque stagioni, anche il neo iridato Toprak Razgatlioglu ha rinunciato al suo numero di sempre (il 54) per sfoggiare quello assegnato di diritto al campione del mondo.
RIVELAZIONE LOCA – Scorriamo la griglia Superbike partendo proprio dal turco, che per il terzo anno consecutivo guiderà una Yamaha YZF R1 del team ufficiale e che avrà ancora come compagno di squadra il bergamasco Andrea Locatelli. Il Loca, campione Supersport 600 nel 2020, è stata una delle rivelazioni dell’anno scorso. Una stagione contraddistinta da tantissimi piazzamenti fra le prime cinque posizioni. Tra i favoriti al titolo c’è sicuramente il sei volte campione Johnny Rea, che torna all’iconico numero 65 per inseguire il settimo sigillo con la fedele Kawasaki ZX-10RR. A dividere il box con il nordirlandese ci sarà nuovamente Alex Lowes, che mira a riscattare un 2021 condizionato dagli infortuni.
LA HONDA PESCA DAL MOTOMONDIALE – Novità in casa BMW Motorrad, che per il 2022 punta sull’inglese Scott Redding, proveniente dalla Ducati Aruba, e sul confermato olandese Michael van der Mark. La BMW sarà presente con altri due piloti. Il Team Bonovo Action BMW affida le due M1000 al veterano Eugene Laverty e al rientrante Loris Baz: una coppia francese che si candida al ruolo di sorpresa. Cambiamenti anche per quanto riguarda la Ducati Panigale V4 R ufficiale, dove va registrato il ritorno di Alvaro Bautista, vincitore di 16 GP con la Rossa nel 2019. Al suo fianco il riminese Michael Ruben Rinaldi, che spera di migliorare il bottino di tre successi del 2021. Rivoluzione nel team HRC, che scommette su due rookie, ovvero Iker Lecuona e Xavi Vierge, in arrivo rispettivamente dalla MotoGP e dalla Moto2. La coppia spagnola correrà con una CBR1000RR-R, ancora a secco di vittorie da quando è rientrata in forma ufficiale nel Mondiale Superbike. In casa MIE Racing Honda Team, invece, riecco l’argentino Leandro “Tati” Mercado, con la novità Hafizh Syahrin, in arrivo dalla Moto2.
SCOMMESSA OTTL – Aumenta gli sforzi la Yamaha, che promuove nella massima serie il Motoxracing SBK Team, la cui formazione sarà composta da Isaac Viñales, in arrivo dall’Orelac Racing VerdNatura, e dal ceco Oliver König. Entrambi l’anno scorso correvano in Supersport. Le squadre satellite Ducati saranno ancora il Team GoEleven e il Barni Spark Racing Team. Il primo punta su Philipp Öttl, il secondo su Luca Bernardi, che diventerà il primo pilota a correre in Supersport 300, Supersport 600 e Superbike. Bernardi è il secondo rider sanmarinese a disputare il Mondiale dopo Alex De Angelis, presenza fissa nel 2017.
AXEL, L’ANNO DELLA VERITA’ – Solo conferme nel GRT Yamaha WorldSBK Team, che per la terza stagione conterà su Garrett Gerloff e per la seconda su Kohta Nozane. Dopo un eccezionale 2021 da rookie, il veneto Axel Bassani resta in orbita Ducati con Motocorsa Racing, mentre Lucas Mahias si appresta a vivere il secondo anno con Kawasaki Puccetti Racing. Come detto, manca un solo nome per chiedere il cerchio. In sintesi, sono 14 le nazionalità rappresentate nel 2022, contro le 12 del 2021. Syahrin sarà il primo pilota malese a correre a tempo pieno nel Mondiale dopo l’apparizione di Cletus Adi Haslam a Johor nel 1993. Cinque le Case al via del campionato: quattro BMW, quattro Honda, sei Yamaha, cinque Ducati e cinque Kawasaki. E ora riflettori sui test di Jerez.