In questi giorni sono in corso di svolgimento a Parigi i trentatreesimi Giochi Olimpici dell’era moderna. Migliaia di atleti si contendono le medaglie in svariate discipline. Tra queste non ci sono né l’automobilismo né il motociclismo. Eppure sono considerati sport a tutti gli effetti. Perché – solo per fare un esempio – la lotta e il tiro a segno sono discipline olimpiche mentre l’automobilismo e il motociclismo non lo sono? Proviamo a rispondere a questa domanda.
L’automobilismo e il motociclismo non sono sport olimpici per diverse ragioni.
Principi Olimpici – I Giochi Olimpici tradizionalmente mettono l’accento sugli sport che richiedono capacità fisiche individuali o di squadra. L’automobilismo e il motociclismo sono visti più come sport dove la macchina o la moto giocano un ruolo cruciale, il che li rende meno compatibili con l’enfasi olimpica sulle abilità atletiche umane.
Sicurezza – Gli sport motoristici comportano rischi significativi e potrebbero essere difficili da gestire in un contesto olimpico, dove la sicurezza di atleti e spettatori è una priorità assoluta.
Logistica – Le infrastrutture necessarie per ospitare competizioni di automobilismo e motociclismo sono molto complesse e costose. Richiedono piste specializzate e strutture di supporto che potrebbero non essere disponibili o praticabili nei Paesi ospitanti i Giochi.
Questioni Ambientali – Gli sport motoristici sono spesso criticati per il loro impatto ambientale, inclusi consumi di carburante e emissioni di gas serra. Questo contrasta con l’impegno crescente del Comitato Olimpico Internazionale verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale.
Tradizione e Storia – Gli sport olimpici tendono ad avere una lunga storia di partecipazione e competizione a livello internazionale. L’automobilismo e il motociclismo, pur avendo grandi seguaci e tradizioni proprie, sono storicamente separati dal movimento olimpico.
Tutti questi fattori contribuiscono alla decisione di non includere l’automobilismo e il motociclismo nel programma dei Giochi Olimpici. Ma non è detto che sarà così anche in futuro. Per gli appassionati di motori sognare non costa niente.