Non gode mai dei favori del pronostico, e sotto certi aspetti può anche rivelarsi un vantaggio perché l’effetto sorpresa spesso si rivela un’arma. Le sue moto hanno la nomea di essere facili da guidare ma non velocissime sul dritto. Stiamo parlando del team Suzuki Ecstar, dal quale sono stati tolti i veli alla vigilia della due giorni di test ufficiali disputati nel fine settimana scorso in Malesia. La Casa di Hamamatsu, l’unica con Aprilia a non avere un team satellite sulla griglia della MotoGP, si appresta ad affrontare il 2022 con l’ormai collaudata coppia di piloti spagnoli formata da Joan Mir e Alex Rins. Il primo è reduce da un primo e un terzo posto negli ultimi due Mondiali, ma da mesi si parla di lui come possibile futuro pilota della Honda. Il matrimonio andrà in porto? Il secondo sembra sempre sul punto di esplodere ma da anni è solo un’eterna promessa incompiuta. Riuscirà a riscattarsi?
OBIETTIVI – Sia il 36 che il 42 hanno trascorso la pausa invernale alternando giornate di riposo a duri allenamenti e sessioni in pista. Dopo aver chiuso il campionato in top 3 per il secondo anno consecutivo, Mir ha un obiettivo ben preciso per il 2022: lottare per vincere il suo secondo titolo mondiale nella massima cilindrata dopo quello ottenuto, contro pronostico, nel 2020. Rins, invece, punta a trovare continuità di risultati, forte di una indiscutibile velocità e di un enorme talento. Il 2021 non è stato un anno facile per il team, che non è riuscito a vincere nemmeno un Gran Premio. Anche il 2022 si preannuncia come una sfida difficile, ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: vincere. I due alfieri spagnoli di Suzuki hanno messo alla frusta la nuova GSX-RR nei test di Sepang e i primi feedback hanno dato a entrambi i piloti una spinta in più. Sia Mir che Rins hanno descritto la nuova Suzuki come una moto equilibrata e competitiva. A livello cronometrico il migliore è stato Alex, che ha ultimato le prove con un discreto quarto tempo complessivo. Meno competitivo Joan, che ha chiuso 12° ma non troppo lontano dal top.
NUOVO LOOK – La GSX-RR dal nuovo look si è rinnovata non solo nelle forme ma anche sotto le carene. Per il 2022 la moto sfoggia una veste grafica inedita, con nuovi inserti neri che aggiungono grinta all’elegante – e ormai familiare – livrea blu e grigio ardesia. Un logo ridisegnato, che abbina tratti rétro ad altri più moderni ma sempre tipicamente Suzuki. Tutti questi elementi trovano una sintesi perfetta nel nuovo hashtag che fa da traino per la stagione 2022:#GearingUp (traducibile con“cambiare marcia”). Uno slogan pensato per esortare i tifosi a stare vicini alla squadra, che si prepara a vivere un’annata ricca di emozioni e di sfide difficili. La stagione 2022 sarà infatti molto impegnativa per tutti, anche perché il mondo è ancora alle prese con la pandemia da Covid-19. In questo scenario, chi lavora nei paddock si accinge ad affrontare il campionato più lungo della storia, con ben 21 corse in calendario e il debutto di nuovi circuiti, come quelli di Indonesia e Finlandia.
LE DICHIARAZIONI – Così Joan Mir: “Mi sono preso un po’ di tempo quest’inverno per rilassarmi e per staccare dopo una stagione 2021 travagliata. Sono stato felice di finire terzo in campionato ma desidero di più, ed è stato importante azzerare tutto in modo che ora io possa concentrarmi al 100% per dare il massimo. La mia preparazione pre-campionato è andata bene, mi sento in forma e pronto ad attaccare”.
Così Alex Rins: “La nuova GSX-RR ha un look meraviglioso e va anche molto bene. Sono davvero felice che si stia avvicinando l’inizio della nuova stagione. Ho fatto molti allenamenti durante la pausa, non soltanto in palestra, ma anche con la mia GSX-R1000R stradale. Nulla può essere però paragonato alla nostra moto da corsa in pista. È bello ritrovarsi insieme al team: tutti siamo concentrati sullo stesso obiettivo e io ho fiducia in loro”.