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Simply the Bez!

Giù il cappello davanti a Marco Bezzecchi! L’alfiere del Mooney VR46 Racing Team, al secondo anno in MotoGP, trionfa nel rodeo di Termas del Rio Hondo e conquista la prima vittoria in masterclass. Un successo che vale doppio, perché consente al romagnolo di rompere il ghiaccio in classe regina e di arrampicarsi fino in cima alla classifica del Mondiale. E’ stato il GP delle prime volte: il Bez ha infatti regalato a Valentino Rossi la prima gioia in top class da proprietario di un team. Un dominio dall’inizio alla fine, quello di Marco, mai in discussione. Nemmeno negli ultimi giri, quando un arrembante Johann Zarco è risalito come una furia fino al secondo posto, dopo aver “dribblato” alla Leo Messi mezza griglia. Il francese, a podio per la 16esima volta in classe regina senza aver mai vinto, ha preceduto sul traguardo un ritrovato Alex Marquez, sempre più a suo agio sulla Ducati Gresini. Per il fratello minore di Marc la gioia del terzo podio in masterclass, a cui va aggiunta la strepitosa pole position siglata sabato mattina. Il grande deluso di giornata è stato il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia, scivolato mentre era in lotta per il secondo posto proprio con Alex. Pecco si è rialzato e si è rimesso in carena, chiudendo 16esimo davanti a Brad Binder, vincitore della sprint race del sabato ma anche lui caduto domenica dopo un contatto con Maverick Vinales.

La gara lunga è stata corsa interamente su pista bagnata. E’ stato così scongiurato il rischio di un flag-to-flag. In queste condizioni si è esaltato anche Franco Morbidelli, tornato protagonista dopo un periodo che definire difficile è un eufemismo. Frankie, scattato dalla quarta posizione, ha corso da campione qual è accarezzando a lungo il sogno di tornare sul podio dopo un lungo digiuno. La sua Yahama è stata la prima a tagliare il traguardo, sia perché il Morbido sembra aver ritrovato la stoffa di un tempo, sia perché il suo compagno Fabio Quartararo in avvio di gara ha perso una… quaresima dopo un lungo causato da un’entrataccia di Taka Nakagami. El Diablo ci ha messo un pezza rimontando dall’ultima alla settima posizione finale. Un brodino caldo per il francese, campione nel 2021. Nella prima parte di gara si è affacciato in top-5 anche Fabio Digiannantonio, mai così in palla sulla Ducati del team Gresini. Il romano ha poi perso il gancio con i primi ed è via via sprofondato in classifica, chiudendo alla fine in decima posizione davanti a un più che dignitoso Adrian Fernandez, già rookie of the year, essendo l’unico debuttante in griglia. Lo spagnolo, iridato della Moto2, si è lasciato alle spalle tre Aprilia e Nakagami. Tornando davanti, la quinta posizione, dietro a Morbidelli, è stata conquistata da Jorge Martin, che ha preceduto Jack Miller (scattato 16esimo) e il già citato Quartararo. Luca Marini, Alex Rins e il Diggia hanno completato la top ten.

Agli infortuni di Marc Marquez, Miguel Oliveira, Enea Bastianini e Pol Espargaro si è aggiunto quello di Joan Mir, caduto rovinosamente durante la gara sprint. E così in griglia si sono presentati appena 17 piloti. Un dato su cui riflettere nelle due settimane che ci separano dal Gran Premio delle Americhe, che si correrà sull’avveniristico circuito del Texas. See you soon!

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