Le pagelle della gara sprint del GP del Giappone.
Bagnaia 9. Se Acosta non fosse caduto, probabilmente si sarebbe accontentato del secondo posto, invece la scivolata del rookie gli serve su un piatto d’argento la sesta vittoria stagionale in una sprint race. Nel finale amministra il margine accumulato e resiste a Bastianini e Marc Marquez. Recupera altri sei punti si Martin, riducendo il distacco a 15 lunghezze. E nel GP punta ad avvicinarsi ancora di più.
Acosta 7. Il voto è la media tra il 10 che meriterebbe per la pole e per il modo in cui ha gestito due terzi della gara e il 4 per la caduta, che rovina tutto a pochi chilometri dal sogno. Potrà riscattarsi già nel GP. Diventa il terzo pilota più giovane a firmare una pole in classe regina dopo Quartararo e Marc Marquez.
Bastianini 7.5. Altro giro, altro podio per il ritrovato Enea, fra i piloti più in forma della griglia. Resiste da campione agli attacchi di Marc, conservando la seconda piazza.
M. Marquez 8. Pole cancellata per una questione di centimetri; altro podio dopo la solita inarrestabile rimonta.
Martin 6.5. Per una volta corre in difesa, ma la partenza è da manuale. Solo undicesimo in griglia a causa di una caduta in qualifica, rimedia con un piazzamento ai piedi del podio che lo tiene in linea di galleggiamento. Anche domenica dovrà limitare i danni.
Ducati 10. Sette moto nelle prime sette. Otto, cioè tutte, nelle prime dieci. Un dominio imbarazzante, che solo Acosta potrebbe spezzare. Gigi Dall’Igna gongola: ha costruito la moto perfetta, che domina a ogni longitudine e farebbe viaggiare veloce perfino un bradipo.
Morbidelli 6. In costante crescita.
Di Giannantonio 6.5. Meglio del Bez (5) nonostante la spalla dolorante.
Miller 6. Prima KTM al traguardo.
Vinales 6. Terzo in qualifica, sprofonda in gara.
Yamaha 5. Passi indietro. Nessun pilota a punti.
Honda 2. Inqualificabile anche davanti al suo pubblico. Si salva, come al solito, Zarco, che però la combina grossa falciando il compagno di team Nakagami. Un disastro dopo l’altro. Per fortuna arriva Alberiano. Basterà?