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Quartararo, adrenalina blu; Bagnaia, nuvola rossa

Le pagelle dopo due terzi di campionato

Quartararo 9,5 – Tre vittorie e quattro secondi posti, 200 punti, 32 in più del secondo. Fabio è la Yamaha e la Yamaha è Fabio. La MotoGP, dopo Stoner e Marquez, ha trovato un altro pilota capace di vincere praticamente da solo. El Diablo sta resistendo da eroe al fuoco incrociato del plotone Ducati. Sembra Davide contro Golia. Merita il bis iridato.

A. Espargaro 9 – Una vittoria e quattro terzi posti, 168 punti. Aleix sta stupendo il mondo. Ha portato in alto una moto che fino a un anno fa aveva il sesto posto come miglior risultato in MotoGP. Il Capitano è ancora in lotta per il Mondiale nonostante un infortunio e un paio di disavventure che gli hanno fatto perdere punti preziosi.

Bagnaia 9 – Cinque vittorie, 156 punti. Un mese fa era da 5, ora è quasi da 10 e lode. Il tris di successi (come Stoner) lo proiettano a meno 44 da Quartararo. Il Mondiale è aperto. E se si fosse svegliato prima…

Zarco 7 – Due secondi e due terzi posti, 125 punti. Il francese fa della costanza la sua arma migliore, ma non basta per vincere un Mondiale. E, a quanto pare, nemmeno un GP, perché in classe regina non ha ancora rotto il ghiaccio.

Miller 7 – Un secondo e quattro terzi posti, 123 punti. Da quando ha firmato per KTM, sembra rinato. Sempre lì davanti, a giocarsi vittoria e podio. Ha anche ritrovato il sorriso e la voglia di fare baldoria ai box. Peccato vada via.

Bastianini 8 – tre vittorie, 118 punti. La pole position in Austria ha riscattato un periodo non troppo felice dopo il trittico di vittorie iniziale. Sfortunato al Red Bull Ring, la sua resta comunque una stagione super.

Binder 6,5 – Un secondo posto, 107 punti. La KTM lo ha confermato nel team ufficiale, preferendolo a Oliveira. La classifica dà ragione alla Casa austriaca.

Rins 5,5 – Un secondo e un terzo posto, 92 punti. Meglio del compagno Mir, ma per lo spagnolo resta una stagione al di sotto delle aspettative. Ha l’alibi dell’uscita di scena della Suzuki, che ha destabilizzato l’intero ambiente. Nel futuro c’è la Honda Cecchinello.

Martin 6 – Due secondi posti, 87 punti. Gran potenziale, tante cadute, un carattere non facile e la lotta intestica con Bastianini che non ha aiutato nessuno.

Oliveira 6 – Una vittoria, 85 punti. Il trionfo in Indonesia come unica gioia di una stagione così così.

Vinales 7 – Un secondo e un terzo posto, 85 punti. In grande crescita, con un’Aprilia che ha creduto in lui. E’ tornato Top Gun.

Mir 5 – 77 punti. Una delle delusioni più cocenti della stagione. E ora, alla vigilia dell’annuncio che correrà in Honda, la frattura alla caviglia. Piove sul bagnato.

Marini 6,5 – 69 punti. Il quarto posto in Austria ha ristabilito le (iniziali) gerarchie all’interno del team VR46. Un piazzamento che vale una stagione.

Bezzecchi 7 – Un secondo posto, 68 punti. Il miglior rookie dell’anno. Il podio ad Assen una magia da ricordare negli annali.

M. Marquez s.v. – 60 punti. Impossibile giudicarlo alla luce delle condizioni in cui ha corso. Abbisogniamo del vero Marc.

Nakagami 5 – 45 punti. Se manterrà il posto è solo perché Ai Ogura lo ha rifiutato!

P. Espargaro 5 – Un terzo posto, 42 punti. Se guidi una Honda Repsol non puoi racimolare 42 punti in 13 gare.

A. Marquez 4 – 29 punti. Una stagione da incubo. Andrà in Ducati, sponda Gresini, a ritrovare se stesso. Ma sa tanto di ultima spiaggia.

Morbidelli 4 – 26 punti. La grande delusione della stagione. Franco non pervenuto.

Di Giannantonio 6 – 23 punti. L’incredibile pole al Mugello dimostra che il Diggia è da MotoGP.

Dovizioso 5 – 11 punti. Manca un solo capitolo alla fine del suo romanzo. Ma questa stagione, che non completerà nemmeno, è da censurare.

D. Binder 5,5 – 10 punti. Con la moto che ha sta facendo fin troppo, ma il salto dalla Moto3 alla MotoGP è sbagliato e, nel suo caso, prematuro. E infatti tornerà in Moto2.

Gardner 5 – 9 punti. La KTM lo ha già scaricato per mancanza di risultati, ma Remy, da campione in carica della classe intermedia, meritava un’altra possibilità. Anche lui sarà costretto a fare un passo indietro, nella speranza di poterne poi fare due in avanti e tornare in MotoGP con una moto più competitiva.

Fernandez 4,5 – 5 punti. In Moto3 e in Moto2 sembrava un predestinato, ma l’approdo (frettoloso) in MotoGP, peraltro contro il suo volere, si è rivelato un boomerang. Per fortuna, avrà un’altra chance, probabilmente in Aprilia.

Bradl, Pirro e Savadori s.v. – 0 punti. I tre collaudatori fanno quello che possono. Forse ci si aspettava da tutti e tre qualcosa di più, ma restano comunque ingiudicabili.

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