Che sia in griglia o a casa davanti alla tv a fare il tifo per il fratello e per gli altri piloti Honda, Marc Marquez fa comunque sempre parlare di sé. E’ nel DNA dei grandi campioni attirare l’attenzione anche quando si è lontani dai riflettori. Magic Marc è fermo da due gare dopo la terribile caduta nel warm up del Gran Premio d’Indonesia, che gli ha procurato un trauma cranico con conseguente riacutizzarsi della diplopia. Ora che lo sdoppiamento della vista è stato risolto, grazie a una terapia cosiddetta conservativa, lo spagnolo otto volte campione del mondo si sta preparadno a tornare in pista. Nel week-end che comincerà venerdì in Texas il numero 93 sarà regolarmente presente. I medici, infatti, gli hanno dato l’ok per correre. “Marquez is fit”, direbbero gli inglesi.
Marc, che si è riposato ma anche allenato, sia con in palestra che sulla moto, è al… settimo cielo, soprattutto perché tornerà in sella a una MotoGP su una pista a lui congeniale. Ad Austin, infatti, il fuoriclasse 29enne ha vinto ben sette volte. E in altre sette occasioni ha conquistato la pole position. L’unica “sconfitta” in gara risale al 2019, quando a trionfare fu Alex Rins davanti a Valentino Rossi. In quella occasione il campionissimo della Honda finì per terra mentre era in fuga verso la vittoria. Una scivolata gli ha impedito un trionfo annunciato, quasi in cassaforte. Per quanto riguarda invece le pole position, solo nel 2021 il pilota di Cervera ha fallito la partenza al palo, bruciato da Pecco Bagnaia.
Tornando a questo fine settimana, Marc ha forzato i tempi di recupero proprio perché sa che la pista di Austin gli è amica. Ecco perché, a differenza di due anni fa, quando in seguito all’infortunio al braccio destro rimediato nella gara d’esordio a Jerez decise di saltare l’intera stagione per recuperare al meglio, questa volta è rimontato in sella ad appena dieci giorni dall’high-side di Mandalika. Un segnale molto forte che Marc ha voluto mandare alla concorrenza. Il motivo è semplice. Dopo tre round il Motomondiale della MotoGP non ha ancora un padrone. Basti pensare che Aleix Espargaro, che con la sua Aprilia guida la classifica del campionato, ha messo insieme appena 45 punti, cioè poco più della metà di quelli disponibili (75). Marquez sa che anche un buon piazzamento nel GP delle Americhe sarebbe oro che cola alla luce delle sue attuali condizioni fisiche. Per una volta il fenomeno potrebbe accontenarsi di finire nella top five. Del resto il sogno del 93 rimane quello di vincere il nono Mondiale in carriera e raggiungere così Valentino Rossi nel numero di titoli. E nella MotoGP di questi anni, il campionato si vince anche accontentandosi (vedi Mir nel 2020, quando tagliò il traguardo davanti a tutti in una sola occasione).
Negli ultimi due anni Marquez ha corso pochissimo. Nel 2020 ha disputato solo la prima gara, quella maledetta di Jerez. L’anno scorso ha saltato le prime due in Qatar e le ultime due, che si sono corse in Portogallo e a Valencia. Durante un allenamento alla vigilia del GP dell’Algarve, infatti, il fenomeno della Honda era caduto e avevabattuto violentemente la testa. Anche in quel caso il trauma cranico gli aveva provocato la diplopia, un difetto visivo molto grave che non ti permette di guidare. Marc ora è guarito, ma sa che il problema potrebbe tornare. In Texas dovrà stare molto attento e non commettere errori. Non può più permettersi di cadere tre o quattro volte in ogni week-end. Troppo pericoloso. Dovrà, per una volta, fare di necessità virtù. Ne sarà capace o il suo istinto da killer lo porterà a gettare il cuore oltre l’ostacolo? Lo sapremo presto perché Marc è tornato… E saranno dolori per tutti.