Bagnaia è tornato. Una nuvola rossa ha avvolto il circuito di Jerez, sede della sesta prova del Mondiale 2022 della MotoGP. Dopo cinque gare in chiaroscuro, con più bassi che alti, Pecco ha ritrovato lo smalto del 2021 e dominato qualifiche e gara. Una prova di forza che lo rilancia in prospettiva campionato e spaventa gli avversari, annichiliti sia sabato che domenica. L’unico a tenere testa alla Rossa con il numero 63 sul cupolino è stato Fabio Quartararo, campione del mondo in carica e sempre più leader del Mondiale. Senza un Bagnaia in giornata di grazia, El Diablo avrebbe dominato per la seconda gara di fila. E pensare che fino a pochi giorni fa la Yamaha era considerata la peggior moto sulla griglia…
Im…peccabile
Pecco ha costruito la sua vittoria nelle giornate di prova. Dopo essersi assicurato il passaggio diretto in Q2, evitando così la pericolosa roulette delle prequalifiche, ha firmato la pole position con un giro im…peccabile. “Il migliore della mia vita”, ha ammesso l’italiano nel parco chiuso. Come dargli torto dopo averlo visto sfrecciare tra le sinuose curve andaluse e rifilare alla concorrenza distacchi abissali? Per completare l’opera, Pecco aveva bisogno di una buona partenza. Sapeva che se Fabio lo avesse passato subito e si fosse messo in testa, sarebbe stato difficile incollarsi al suo codone e reggere il ritmo “indiavolato” del francese, particolarmente a suo agio sul circuito spagnolo. Ma il torinese non ha steccato al via: allo spegnimento dei semafori è stato autore di una partenza da manuale e ha mantenuto la prima posizione. Fabio non ha potuto far altro che “francobollarsi” agli scarichi della Desmosedici e sperare in un errore dell’avversario. Che però non c’è stato. I 25 giri di Pecco sono stati praticamente perfetti. E così, per il vicecampione del mondo è arrivato il primo successo del 2022, dopo cinque gare più complicate del previsto.
Il solito Marc
Quartararo, dal canto suo, si è dovuto accontentare di un piazzamento che gli permette di allungare a sette punti il suo vantaggio nella classifica iridata. Dietro al francese c’è ora Aleix Espargaro, per la seconda volta consecutiva a podio. Il pilota dell’Aprilia, vincitore un mese fa in Argentina, ha bruciato Marc Marquez e Jack Miller, che hanno chiuso in quest’ordine alle sue spalle. Coraggiosa la gara di Magic Marc, che ha dovuto abdicare per il podio a causa un errore all’ultima staccata, quando ha rischiato di finire per terra ma è riuscito a rimanere in piedi grazie a un recupero dei suoi. Dietro ai primi cinque si è classificato Joan Mir, che ha ristabilito le gerarchie in casa Suzuki dopo i due podi consecutivi e il quarto posto in rimonta del compagno Alex Rins. Questa volta il numero 42 è incappato in un GP da incubo, terminato fuori dalla zona punti complice un’escursione nella ghiaia che gli ha fatto perdere tantissimo tempo.
Che Bez!
Buon settimo posto per Taka Nakagami, con la Honda del team Cecchinello (il team manager ha festeggiato sia sabato che domenica grazie alla doppietta in MotoE del brasiliano Eric Granado). Ottavo posto in rimonta per un acciaccato Enea Bastianini, che nel giro finale ha sopravanzato un ottimo Marco Bezzecchi. Il Bez, rookie in MotoGP, sta crescendo in maniera esponenziale. Il nono posto a Jerez eguaglia il risultato conquistato in Argentina. A chiudere la zona punti Brad Binder, con la prima delle KTM, Pol Espargaro, Miguel Oliveira, Alex Marquez, Maverick Vinales e Franco Morbidelli. Fuori dai punti Luca Marini, Andrea Dovizioso, Fabio Digiannantonio, Rins, Remy Gardner, la wild card Lorenzo Savadori e Jorge Martin, caduto a inizio gara ma comunque classificato al traguardo. Per lo spagnolo della Pramac è il quarto zero stagionale. Ritirati Stefan Bradl, Johann Zarco e Darryn Binder. Assente per infortunio Raul Fernandez.
Allungo nel Mondiale
In classifica Quartararo resta in testa con 89 punti. Dietro a lui Aleix Espargaro a quota 82. Poi la coppia formata da Bastianini e Rins a 82. Risale Bagnaia, ora quinto a 56, stesso punteggio di Mir. Seguono Zarco a 51, Brad Binder a 48 e Marc Marquez a 44. Chiuede i dieci Oliveira con 43 punti.
Ordine d’arrivo
1 Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team)– Ducati – 41’00.554
2 Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™)– Yamaha – +0.285
3 Aleix Espargaro (Aprilia Racing)– Aprilia – +10.977