Con il 14° posto di Portimao, Lorenzo Savadori ha agguantato i primi punti in MotoGP. Sava ha rotto il ghiaccio con la classifica iridata alla quinta gara nella massima cilindrata. Il buon piazzamento fa il paio con il sesto posto conquistato da Aleix Espargaro, con cui divide il box in Aprilia. La moto italiana sta mostrando progressi davvero interessanti. Non a caso le ha messo gli occhi addosso anche un certo Andrea Dovizioso. Ma facciamo un salto indietro nel tempo…
In molti, durante la stagione 2020, si sono domandati perché l’Aprilia, orfana dello squalificato Andrea Iannone, avesse optato per Bradley Smith per sostituire il pilota di Vasto e non avesse invece buttato nella mischia il più giovane Lorenzo Savadori, di cui si è sempre parlato un gran bene. La risposta è arrivata il 18 ottobre 2020 a Vallelunga, quando il 28enne di Cesena ha messo le mani sul titolo italiano Superbike. Solo allora, con il campionato in tasca, Sava è stato dirottato in MotoGP, dove ha corso, in sella all’Aprilia, le ultime tre gare del Mondiale, sfiorando la zona punti in un paio di occasioni. Una strategia, quella della Casa di Noale, che sul lungo periodo si è rivelata azzeccata, perché in questo modo Lorenzo si è concentrato su un obiettivo alla volta e si è messo in tasca il titolo nel Civ senza tuttavia rinunciare al sogno MotoGP, che si è realizzato con qualche mese di ritardo. Savadori, quindi, è campione italiano in carica della Superbike. Vediamo nel dettaglio come ha conquistato l’alloro.
Il campionato 2020 si è snodato su appena otto gare, disputate in soli tre mesi su quattro diversi circuiti: Mugello, Lisano, Imola e Vallelunga. L’esordio è stato il 5 luglio al Mugello, con le vittorie di Lorenzo in gara 1 e di Michele Pirro in gara 2. E’ stato l’antipasto di quello che si preannunciava un duello all’arma bianca tra il romagnolo e il pugliese.
E invece le cose non sono andate proprio così. Pirro, che come sempre si è sdoppiato tra Civ e MotoGP (ha corso due gare e ha proseguito nel suo lavoro di tester Ducati) ha conquistato nell’arco della stagione solo due vittorie (ruolino già eguagliato il week-end scorso al Mugello). Tutte le altre sono state ottenute proprio da Savadori, che con sei successi e due secondi posti ha letteralmente dominato il campionato. Il pilota dell’Aprilia, con un passato nel Mondiale Superbike (74 gare, 412 punti e tre quarti posti come miglior piazzamento) e nel Mondiale 125 (36 gare, 39 punti e un nono posto come miglior risultato), ha chiuso la stagione nel Civ a quota 190 punti (sui 200 disponibili) staccando di 81 lunghezze Samuele Cavalieri sulla Ducati del team Barni.
La classifica del Civ ha visto Lorenzo Gabellini (Honda) al terzo posto, Luca Vitali (BMW) al quarto e Alessandro Delbianco (BMW) al quinto. Solo ottavo Michele Pirro, campione in carica. Per Savadori si è trattato del secondo titolo italiano dopo quello del 2008 in 125. In autunno il passaggio in MotoGP e nel 2021 la conferma dopo aver vinto il ballottaggio con Smith.