Due punti. Bagnaia è vicinissimo a riportare il Mondiale piloti a Borgo Panigale, dove manca dal 2007. Chiudere i conti già a Sepang sarebbe stato meglio, perché arrivare all’ultimo GP con i giochi ancora aperti può sempre riservare amare sorprese. Ne sa qualcosa Valentino Rossi, che nel 2006 perse un campionato praticamente già vinto scivolando dopo pochi giri e consegnando il titolo a Nicky Hayden. Pecco, però, ha dalla sua svariate possibilità per laurearsi campione. Gli basta arrivare 14esimo per mettersi in tasca il titolo, a prescindere dal risultato di Quartararo. Se il francese dovesse vincere (ipotesi alquanto azzardata a giudicare dall’andamento degli ultimi tre mesi), al ducatista sarebbero sufficienti due punti per festeggiare. Insomma, questo Mondiale Pecco lo può solo perdere. Fabio, da parte sua, sa che tra lui e il secondo titolo consecutivo c’è di mezzo il mare di Valencia. Ci vorrebbe un miracolo per aggiustare una situazione che si è maledettamente complicata dal Sachsenring in poi. El Diablo, che non vince da quel GP di Germania disputato in estate, non è riuscito a gestire un vantaggio di ben 91 punti su Bagnaia, che da Assen in poi ha inellato cinque vittorie e otto podi in nove gare. Il torinese, con una rimonta eccezionale, ha colmato il gap, ha scavalcato il rivale e ha allungato alla vigilia del GP conclusivo. Il duello finale andrà in scena tra dieci giorni in Spagna. Il conto alla rovescia è già cominciato.
Fabio è ancora vivo
La gara di Sepang ci lascia in eredità un Bagnaia sempre più vincente (sono sette i trionfi nel 2022), un Bastianini poco incline ai giochi di squadra e sempre più in sintonia con la Desmosedici e un Quartararo ancora vivo. L’ordine di arrivo del Gran Premio della Malesia, nel giorno dell’11esimo anniversario della scomparsa di Marco Simoncelli, ha visto i tre moschettieri salire insieme sul podio. Sono loro, insieme ad Aleix Espargaro, i grandi protagonisti di questa nuova era della MotoGP. Un tempo a spadroneggiare erano i magnifici quattro: Valentino Rossi, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Oggi a farla da padrona è questa nuova generazione di fenomeni. In attesa che Marc Marquez, solo settimo in Malesia, torni quello di un tempo, e che al quartetto si aggiunga Marco Bezzecchi, il rookie of the year.
Martin Scortese
La vittoria di Bagnaia è arrivata anche grazie all’ennesimo capitombolo di Jorge Martin, lo specialista delle pole position. Partito dalla prima posizione in griglia, lo spagnolo è incappato in una caduta mentre tentava di prendere il largo e interrompere il digiuno di vittorie che dura dal campionato 2021. Martin, confermato in Pramac per il 2023 dopo aver perso il ballottaggio con Enea per la Ducati ufficiale, è solo decimo in campionato, scavalcato anche da Miguel Oliveira. Ancora aperta la lotta per il podio iridato, con Bastianini che tallona Aleix, solo decimo al traguardo con un’Aprilia Involuta.
ORDINE D’ARRIVO
1 Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) – Ducati – 40’14.332
2 Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™) – Ducati – +0.270
3 Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) – Yamaha – +2.773
CLASSIFICA DEL MONDIALE
Bagnaia 258, Quartararo 235, A. Espargaro 212, Bastianini 211, Miller 189, B. Binder 168, Zarco 166, Rins 148, Oliveira 138, Martin 136.