The last dance

A Misano primo match point per Fabio Quartararo, che può chiudere i giochi proprio a casa del rivale. Ci sono ben 14 combinazioni possibili affinché si laurei campione. Riflettori puntati anche su Valentino, all’ultimo Gran Premio italiano della sua infinita carriera. E mentre i piloti arrivano alla spicciolata al “Marco Simoncelli World Circuit”, scioriniamo un po’ di numeri.

LA LUNGA PAUSA DOPO IL DRAMMA DI WAYNE – E’ la 26esima volta che il Motomondiale fa capolino a Misano, la prima delle quali risale al 1980. In quell’anno la gara delle 500 durò 40 giri e fu vinta da Kenny Roberts. Il circuito misurava 3.448 metri e si percorreva in senso anti-orario, cioè in direzione inversa rispetto a oggi. Il Motomondiale tornò sulla pista romagnola altre nove volte, fino al 1993, per poi fare una pausa di 14 anni. Nel ’93, infatti, Wayne Rainey fu coinvolto in un drammatico incidente che pose fine alla sua carriera. Il tracciato fu considerato troppo pericoloso e per questo motivo depennato dal calendario iridato. Vi tornò nel 2007 dopo che vi furono fatte alcune modifiche. La lunghezza fu portata a 4.100 metri. Il Gran Premio del 2019 fu il 350° corso in Italia dal GP delle Nazioni del 1949 a Monza. A Misano si è corso il GP dell’Emilia Romagna (2020), il GP delle Nazioni (1980, 1982, 1984, 1989 e 1990), il GP di San Marino (1985, 1986, 1987 e dal 2007 in poi), e il GP d’Italia (1991 e 1993).

YAMAHA LA FA DA PADRONA – Dal 2007 a oggi nessun pilota ha vinto più di tre gare in MotoGP al Santamonica. Il “triplete” è stato messo a segno da Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Due successi per Daniel Pedrosa, uno a testa per Franco Morbidelli, Maverick Vinales, Francesco Bagnaia, Andrea Dovizioso e Casey Stoner. Per quanto concerne le Case, la Yamaha vanta otto vittorie, la Honda cinque e la Ducati tre. L’ultimo successo della squadra di Ywata risale al secondo appuntamento del 2020, quando Vinales trionfò partendo dalla pole position. La Honda non vince dal 2019, anno in cui si impose Marc Marquez. Molto più recente l’ultima affermazione della Ducati, che in riva all’Adriatico ha messo una Rossa davanti a tutti poco più di un mese fa. In occasione del GP di San Marino e della Riviera di Rimini c’è stata infatti la seconda vittoria in carriera nella classe regina di Francesco Bagnaia.

SOLO PODI PER SUZUKI E KTM – E gli altri team? Suzuki vanta quattro podi, due dei quali nel 2007 con Chris Vermeulen secondo e John Hopkins terzo (fu la prima volta che due piloti Suzuki finivano insieme sul podio). Il miglior risultato di un’Aprilia al “Marco Simoncelli” è l’ottavo posto di Aleix Espargaro nel 2021. La KTM, infine, conquistò il podio grazie a Pol Espargaro, terzo nella seconda gara del 2020. Pol scattò dalla seconda casella della griglia nel 2019, in quello che è rimasto il miglior piazzamento in prova per la Casa austriaca.

MADE IN ITALY – Nel 2017 tre piloti italiani in sella a una moto italiana (la Ducati) finirono in top-5: non accadeva dal 1972 a Imola quando con Giacomo Agostini (MV Agusta), Alberto Pagani (MV) e Bruno Spaggiari (Ducati) finirono in quest’ordine sul podio.

Il pilota con il maggior numero di vittorie all-class dal 2007 è Marc Marquez con sei trionfi (uno in 125, due in Moto2 e tre in MotoGP). Jorge Lorenzo si è fermato a quattro (ai tre nella massima categoria va aggiunto un successo nella classe 250). Da quando il circus ha fatto ritorno a Misano, sono solo cinque i riders che hanno vinto scattando dalla pole: Stoner, Rossi, Pedrosa, Vinales e Bagnaia.

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