Il mondo sembra sotto shock, eppure il ritiro di Rossi era nell’aria da tempo. Il Dottore lo aveva ripetuto più e più volte: “Deciderò quest’estate, dopo le vacanze. Saranno i Gran Premi disputati nella prima parte della stagione a orientare la mia scelta”. E così è stato. La decisione di Valentino, quindi, non si può definire un fulmine a ciel sereno. Lui era stato chiaro, categorico: “Senza risultati non ha senso andare avanti”. E i risultati non sono arrivati. I numeri non mentono mai. Da qui la decisione di fermarsi, nonostante il richiamo delle sirene arabe. Eppure, dicevamo, tutto il motorsport, e non solo, è traumatizzato. Basta leggere i social, che al giorno d’oggi sono la cartina tornasole per testare l’umore della gente, per accorgersene.
GLI ALTRI PILOTI – La conferenza stampa di Valentino ha preceduto quella canonica dei piloti, che si tiene il giovedì di ogni week-end di gara. La notizia del ritiro del campione ha tenuto banco nel paddock ed è stato il leit-motiv della conferenza. Ecco le reazioni dei colleghi al ritiro del Dottore.
Fabio Quartararo: “E’ difficile da credere, perché quando io non ero ancora nato lui era già stato campione del mondo due volte. Ora sto correndo contro di lui ma il prossimo anno non ci sarà più. E’ molto triste. Vale è la ragione per cui sono diventato un pilota della MotoGP. Quando ero piccolo l’ho aspettato per ore davanti all’hospitality per una foto. E’ una leggenda dello sport, ha fatto una carriera fantastica. Non ho parole per descriverlo”.
Joahnn Zarco: “Sarà strano. Ringrazio Vale per quello che ha portato perché penso che lui abbia cambiato la visione del motociclismo dagli anni 2000 fino a oggi. Quando parli con qualcuno di motociclismo magari non ne sa niente ma conosce Valentino Rossi. Qualcosa vorrà pur dire. Sapevamo che prima o poi si sarebbe ritirato e quel giorno è arrivato. Ha corso per tanto tempo: è stato il mio idolo e oggi gareggio contro di lui. Non penso ci siano tanti altri sportivi così. Grazie per quello che ha fatto e per l’approccio diverso che ha avuto nei confronti di questo sport”.
Joan Mir: “E’ stato un privilegio correre contro Vale per due o tre anni. Probabilmente quando ha comunicato la sua decisione io ero più nervoso di lui! E’ un momento difficile, ma so che si è divertito tanto nella vita e sono contento per lui. E’ stato il Michael Jordan del motociclismo. Sarà difficile che ci sarà un altro Valentino nella storia. Mi auguro di rivederlo girare nel paddock già dalla prossima stagione”.
Maverick Vinales: “E’ stato un mio punto di riferimento quando ero un bambino. Lui sa che ho iniziato ad amare questo sport quando l’ho visto festeggiare le sue vittorie. E quando ho avuto l’opportunità di correre per il suo stesso team ho imparato molto da lui. E’ stato un onore battagliare con Valentino. E’ più di un’icona, è una leggenda. Ora è tutto molto triste. Dobbiamo dirgli grazie perché ha fatto crescere la MotoGP. Ricordo le trasferte in Malesia e Indonesia, dove abbiamo avuto modo di parlare un po’. E’ una bella persona anche fuori dalle moto”.
Miguel Oliveira: “Difficile aggiungere qualcosa. Valentino è stato un riferimento per tutti noi sin da quando eravamo dei bambini. E in quel periodo vinceva sempre. Aveva tanti tifosi. E’ stato un privilegio condividere le piste con lui”.
Carl Crutchlow: “E’ curioso che il mio rientro nel Motomondiale coincida con la decisione del mio compagno di squadra di ritirarsi! Abbiamo battagliato tanto ed è stato divertente. E’ incredibile quello che ha fatto per il nostro sport: non importa dove sei nel mondo, quando parli di moto spunta il nome di Valentino Rossi. E’ una delle più grandi icone sportive. Io mi sono fermato a 35 anni, Vale ha continuato per altri sette: la sua motivazione è stata incredibile”.
Daniel Pedrosa: “E’ un giorno triste, ma non ci si può fermare. Presto o tardi succede a tutti, ma in questo caso è qualcosa di strano perché ho tanti ricordi con lui. Personalmente lo rispetto, perché è arrivato qui prima di me, poi ho provato a batterlo battagliando per tanti anni, e quando mi sono ritirato lui era ancora qui! Gli auguro il meglio”.