Dall’inviato al Mugello
Le pagelle del Gran Premio d’Italia.
Bagnaia 10 – La perfezione. Brucia tutti con una partenza da favola, poi imprime alla corsa un ritmo che sfianca gli avversari. Al Mugello, dove è imbattuto da cinque gare (tre Gran Premi e due sprint race), detta legge. Martin è nervoso, Marquez non ha ancora vinto: il tris iridato è alla sua portata. E Bastianini, anche se in odore di divorzio per vestirsi di arancione KTM, può rivelarsi un inspettato alleato.
Bastianini 9 – E’ tornata la Bestia. Gli ultimi due giri di Enea sono un inno alla gioia: sorpassi funambolici a Marquez e Martin, due bravi staccatori, due ossi durissimi. Manda in estasi i tifosi e fa esplodere di gioia il suo box. La dedica? Al cagnolino volato in cielo. Bravo Enea.
Martin 6 – Lascia una porta aperta e si fa beffare da Bastianini. Nelle interviste post gara lo definisce un errore da rookie, da principiante, ma è soprattutto da questi che si impara. Esce dal Mugello con le ossa rotte, metaforicamente parlando, e con il vantaggio in classifica dimezzato. La lotta è serrata, può ancora succedere di tutto. E all’indomani firma con Aprilia per il 2025. Doveva essere un tranquillo lunedì di test, invece…
Marc Marquez 6,5 – I tifosi lo fischiano ancora, ma da quando è un ducatista i detrattori sono diminuiti. Perde il podio nei giri finali, sorpreso da un Bastianini in versione… team Gresini 2022. Marc è sempre lì e sta tornando al top, ma l’appuntamento con la vittoria è ancora rimandato. E il suo futuro non è più un punto interrogativo: ha convinto i vertici di Borgo Panigale, che gli daranno la Rossa ufficiale. Una svolta clamorosa.
Acosta 7 – Sempre lì, sempre in mezzo. È costantemente in lotta con i primi, sia nelle prove che nelle gare. Un rookie maravilla anche in MotoGP. E pure lui, nel movimentato week-end fiorentino, fa un annuncio: il prossimo anno sarà nel team factory con Brad Binder.
Morbidelli 6,5 – Come cresce il Morbido! Altro piazzamento importante per il vicecampione del mondo del 2020. Nel momento giusto, perché il mercato incombe e lui deve convincere la Ducati a dargli un’altra chance.
Di Giannantonio 6,5 – Su una pista che lo esalta (nel 2022 da esordiente firmò una pole clamorosa) sfiora la top-6. Fa ancora meglio di Bezzecchi, e non è poco.
Aprilia 5 – La cosa più bella del week-end è la firma di Jorge Martin, che nel 2025 prenderà il posto di Aleix Espargaro. Vinales va forte in qualifica ma si spegne nelle due gare. Aleix non morde; Salvadori ultimo.
Yamaha 5,5 – Urge un team satellite. Iwata bussa alla porta di Paolo Campinoti per trasformare la Ducati Pramac in Yamaha Pramac. Un sogno che potrebbe diventare realtà. Nel frattempo la moto blu arranca. Qualche segnale da Alex Rins, ma poca roba. Quartararo abbacchiato mette insieme zero punti.
Honda 4 – Marini entra in sala stampa e usa l’arma dell’ironia: “Gli ultimi saranno i primi”. Stavolta evita la maglia nera perché si mette alle spalle il tester Savadori. Per il resto è notte fonda, con Mir ancora a terra.
Mugello 10 – Il solito spettacolo. Tanti tifosi, tanto rumore. Lo spettacolo vero è fuori dalla pista, perché al Mugello non si dorme.
Foto di copertina di Giovanni Zola.