Lo ha ammesso anche lui nelle interviste al parco chiuso: non è stata una vittoria “piena”, perché le gare sprint portano punti in classifica ma non fanno fede per le statistiche. Invece il successo di Alex Marquez nella corsa breve di sabato a Silverstone vale tantissimo. In primis, perché interrompe un digiuno di vittorie che durava esattamente da quattro anni, cioè da quando il pilota di Cervera correva ancora in Moto2. In secondo luogo, perché restituisce morale a un pilota cresciuto all’ombra del fratello maggiore e che si era smarrito nei labirinti di una crisi più tecnica che psicologica. E infatti, appena sceso dall’agonizzante Honda per salire sull’ambita Ducati, è tornato ad affacciarsi nelle zone alte della classifica. Infine, non da meno, fa gioire il team Gresini, che dopo l’addio di Enea Bastianini (che ora fatica nel team ufficiale) aveva festeggiato sotto al podio solo in Argentina, proprio con Alex, terzo al traguardo.
Insomma, è iniziato come meglio non si poteva la seconda parte di stagione per il team di Nadia Padovani, che ha conquistato la prima vittoria stagionale in una sprint race caratterizzata da un meteo decisamente inglese.
La partenza dalla terza casella è stata lenta, ma grazie a una grande reazione, il numero 73 si è liberato in fretta di Adrian Fernandez, di Miller e di Bezzecchi e ha preso la testa, che ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi. Dopo le 11 vittorie tra Moto3 e Moto2, ecco la prima in MotoGP, seppure “dimezzata”.
“Ho capito subito che poteva essere la volta buona. Sono partito un po’ addormentato, perdendo qualche posizione, ma poi ho ritrovato ritmo e fiducia. Ho guidato bene anche se ho commesso un errore all’ultimo giro che poteva complicarmi la vita. A parte quello, ero in controllo ed è stato emozionante trovare la prima vittoria che dedico in primis a questo grande team”, ha detto Alex.
Di tutt’altro tenore il Gran Premio di domenica, che ha visto Alex scattare nuovamente dalla prima fila. Per lui, però, la gara è durata pochissimo. Lo spagnolo è stato protagonista di un contatto al via e si è dovuto fermare poco dopo per un problema tecnico alla sua Desmosedici. In quel momento si stava giocando il podio con Aleix Espargaro, che ha poi vinto la gara. C’è da mangiarsi le mani per l’occasione persa.