Vent’anni senza successi, poi l’esplosione con Ducati. Il team Pramac sta diventando un punto di riferimento in MotoGP. In pista dal 2002, la formazione del team manager Gino Borsoi (ex GASGAS) è cresciuta anno dopo anno, trasformandosi da brutto anatroccolo a cigno. La squadra satellite Ducati è reduce da due doppiette consecutive: sia al Mugello che al Sachsenring gli attuali piloti sono saliti a braccetto sul podio. Ma mentre in Italia Jorge Martin e Johann Zarco hanno scalato quelli laterali, in Germania lo spagnolo si è arrampicato sul gradino centrale, regalando al team italiano la seconda gioia nella massima categoria. La precedente (e fino a domenica unica) vittoria risaliva al Gran Premio di Stiria del 2021, sempre con Martin. Il primo e il terzo posto del Sachsenring (con Pecco Bagnaia secondo) ha aggiornato il libro dei record del team. Snoccioliamo qualche numero.
Petrucci resta il più presente
Sono 32 i piloti che hanno disputato almeno un Gran Premio con la Pramac. Tra questi il più presente è Danilo Petrucci con 68 partenze, seguito da Jack Miller e Andrea Iannone con 51, da Johann Zarco con 44, da Jorge Martin con 38 e da Scott Redding con 36. Seguono Bagnaia a 29, Kallio a 28, Hoffman a 26 ed Hernandez a 23. Se Petrucci è il più “fedele”, Johann Zarco è il pilota con il maggior numero di podi, ben 12. Il francese è arrivato secondo in sette occasioni e terzo in cinque. Jorge Martin lo tallona a undici (due vittorie, cinque secondi posti e quattro terzi, oltre a due successi nelle gare sprint). Entrambi, da qui alla fine della stagione, avranno la possibilità di ampliare i rispettivi bottini. Miller è sul podio… tra i piloti a podio: in Pramac ne ha ottenuti nove (tre secondi e sei terzi posti). Petrucci, invece, ha nel carniere sei piazzamenti in top-3 (quattro secondi e due terzi posti). Due podi per Toni Elias. Un podio a testa per Makoto Tamada, Alex Barros, Scott Redding e Francesco Bagnaia. In totale il team Pramac ha conseguito due vittorie e altri 42 podi egualmente distribuiti tra secondo e terzo gradino: 21 e 21, per un totale di 44 podi. A proposito di numeri, Martin è secondo nel Mondiale a -16 dalla vetta, occupata da Bagnaia. Sognare non costa nulla.