Un fine settimana incredibile per Fabio Di Giannantonio che, andando a ritroso, in due giorni in Qatar si è preso la prima vittoria in carriera, il secondo posto nella sprint race e la prima fila in griglia. 34 punti sui 37 disponibili fanno volare l’italiano in vista dell’ultima gara a Valencia, tra pochi giorni. Per il romano potrebbe essere l’ultima apparizione in MotoGP, visto che al momento non ha ancora un contratto per la prossima stagione. Nel 2024, al suo posto nel team Gresini, arriverà infatti Marc Marquez, che affiancherà in fratello Alex sulla Ducati rosso-azzurra. Ma il Diggia ammirato a Losail non ha nulla da invidiare al fenomenale spagnolo. E ora, proprio grazie a performance come questa, spera ancora di rimanere nella massima categoria del motociclismo. Un ingaggio last minute potrebbe arrivare con l’unica sella ancora libera, quella della VR46 che Luca Marini si appresta a lasciare per approdare in Honda HRC. Comunque vada, il Diggia non starà a lungo lontano dalla MotoGP.
Tornando al week-end di Losail, il numero 49 è stato praticamente perfetto per tutti i 22 giri del Gran Premio, superando prima il suo compagno di squadra Alex Marquez, poi Luca Marini e infine Pecco Bagnaia a cinque giri dal termine. Passo super e strategia perfetta sono stati il mix che gli hanno permesso di salire sul gradino più alto del podio.
A fine gara Fabio si è mostrato incredulo e raggiante: “Volevo questa vittoria ma non era facile. Non volevo assolutamente fare errori giocandomi la gara con Pecco. Ho fatto un sorpasso pulito e mi sono guadagnato una grande soddisfazione. La moto oggi era perfetta e devo ringraziare il team che ha fatto un lavoro pazzesco. Adesso ci proviamo anche a Valencia!”.
Per il Diggia si tratta della quarta vittoria all class in 145 Gran Premio disputati (con 25 podi, tre giri veloce e due pole position). Il suo esordio nel Motomondiale risale al 2015 proprio a Valencia in Moto3, quando chiuse la gara al 23esimo posto. L’anno dopo fu ingaggiato da Fausto Gresini, che intravvide in lui talento cristallino e potenzialità enormi. Nella stagione d’esordio il romano ottenne tre podi e il sesto posto finale nel campionato. Un ulteriore passo in avanti lo fece nel 2017, con cinque podi e il quinto posto nel Mondiale. Ma la vera svolta arrivò nel 2018, quando vinse le sue prime due gare, salì altre quattro volte sul podio e finì il campionato da vicecampione del mondo alle spalle del compagno di squadra Jorge Martin.
Nel 2019 il salto in Moto2 sulla SpeedUp, dove rimase per due anni, contraddistinti da quattro podi e tanti ritiri. Nel 2021 il ritorno nel team Gresini, orfano purtroppo del grande Fausto. A Jerez arrivò la prima vittoria in carriera nella classe di mezzo. A fine stagione i podi complessivi furono quattro. Nel 2022 il passaggio in MotoGP, sempre con Gresini. All’inizio Fabio ha faticato un po’ sulla Ducati, ma ha comunque conquistato una fantastica pole al Mugello. A fine anno: nessun podio e un ottavo posto come miglior risultato. La consacrazione quest’anno: podio Australia e meravigliosa vittoria nel deserto del Qatar.