Le pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna.
Bastianini 10 – La rivincita delle seconde guide. Si inserisce nell’eterno duello tra Bagnaia e Martin annichilendo entrambi. Vince sia la sprint che il GP regalandosi un weekend perfetto. L’uomo che “sussurra alle gomme” si prende la scena e accende una fiammella in prospettiva iridata. In Ducati lo rimpiangeranno.
Martin 8 – Enzo Ferrari diceva che il secondo è il primo degli sconfitti, ma le due piazze d’onore a Silverstone per Jorge sono manna dal cielo. Il bicchiere è mezzo pieno perché guadagna punti in chiave Mondiale approfittando del mezzo passo falso di Bagnaia. Anche di lui a Borgo Panigale si sentiranno la mancanza.
Bagnaia 6 – 16 punti su 37 e leadership riconsegnata a Martin su un piatto d’argento. Non proprio il modo migliore per festeggiare il matrimonio. Il viaggio di nozze, Pecco, se lo immaginava diverso. Ma le difficoltà creano anticorpi e l’Austria, sede della prossima gara, è un feudo della Ducati Factory.
M. Marquez 5,5 – Il quarto posto non sarebbe da buttare se non stessimo parlando del cannibale Marc Marquez. In qualifica ha bisogno della scia dei migliori per fare il tempo, innescando l’ennesima polemica. Nella sprint scivola e nel GP non agguanta il podio. Meritava davvero la Ducati ufficiale? Chiedere a Martin.
Di Giannantonio 6,5 – La conferma in VR46, spifferata ma non ancora annunciata ufficialmente, è più che meritata. Il Diggia, il prossimo anno, avrà la Ducati versione 2025, perché nel frattempo il team di Valentino prenderà il posto di Pramac e godrà dei suoi stessi privilegi. Fabio ci ha sempre creduto e ora raccoglie i frutti del suo lavoro e del suo talento.
Bezzecchi 5 – Sfortunato e incolpevole al via della sprint, quando viene falciato da Morbidelli e si fa male. Il GP è una lunga agonia, chiusa comunque in top ten. Il Bez ha fatto di tutto per non avere una Ducati ufficiale: alla fine del 2023 ha rinunciato alla Pramac, scegliendo di restare in VR46, e ora che la squadra di Rossi si è assicurata la rossa versione 2025 lui ha firmato con l’Aprilia… E’ un periodo no.
A. Espargaro 7 – Per i 35 anni si regala una pole strepitosa e un podio nella sprint. Alla lunga cala nel GP, ma ancora una volta straccia un Vinales (voto 4) impalpabile e con la testa già in KTM.
Acosta 6 – E’ il migliore delle KTM, ma ha perso smalto rispetto all’inizio di stagione.
Quartararo 5 – Il voto non è per il weekend ma per la scelta di restare in Yamaha. Inspiegabile per un talento così.
Honda 4 – Di male in peggio. 14esimo Zarco, 15esimo Marini. Briciole rispetto alle otto Ducati tra le prime dieci moto al traguardo.