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Bagnaia, che Pecc…ato. Marc si traveste da eroe della Marvel

Era stato im…peccabile. Non fosse stato per una bandiera gialla, sventolata (da questo GP sono stati introdotti led luminosi azionati a distanza ma in quel punto c’erano ancora le bandiere) per la caduta di Oliveira mentre era lanciatissimo, Pecco Bagnaia avrebbe firmato una pole strepitosa, la seconda stagionale dopo quella del Qatar. E invece, mentre festeggiava impennando e tirando pugni al serbatoio della Desmo16, al box Ducati è arrivata la doccia fredda: tempo annullato e classifica riscritta, con il pilota torinese retrocesso addirittura in undicesima posizione davanti a Vinales, anche lui penalizzato da un regolamento, in stile F.1, decisamente severo e per nulla elastico, che non tiene conto delle situazioni.

Quello commesso da Bagnaia è apparso un “Pecc…ato” davvero veniale e giustificabile se si viaggia a 350 chilometri orari in equilibrio su due ruote. In quel punto, ha assicurato il pilota, la bandiera gialla non era visibile, così come la moto di Oliveira, che era già stata spostata dalla via di fuga. A Pecco resta comunque la soddisfazione “virtuale” di aver infranto il record della pista di quasi mezzo secondo e di avere un passo da vittoria. Nel frattempo, ad approfittarne, è stato Fabio Quartararo, che dimostrando grande sportività nel parco chiuso ha riconosciuto che la pole se la sarebbe meritata il rivale della Ducati. “Sono primo, ma Bagnaia è stato più veloce – ha ammesso il francese – Sono più contento del mio lavoro sul passo gara che per la pole position, che comunque dedico al mio team”.

Dietro al pilota della Yamaha si è piazzato un pimpante Alex Rins, ancora una volta davanti al compagno di squadra Mir in griglia: il numero 42, forse ringalluzzito dalla notizia che a breve diventerà papà, ha chiuso secondo davanti al costante Zarco, leader del Mondiale dopo la doppietta di podi in Qatar. A fine sessione Rins ha dichiarato: “Sono felice perché in MotoGP la prima fila è fondamentale. Fabio ha un ottimo passo, ma anche io non sono messo male”. Nell’ultimo time-attack Alex ha girato con Marc Marquez alle calcagna: “E’ stato astuto a mettersi in quella posizione – ha puntualizzato Rins – L’importante è non darsi troppo fastidio”. A proposito dell’otto volte campione del mondo, Marc si è rivelato ancora una volta un Marc…ziano. Dopo aver stupito tutti nelle prove libere, il campionissimo ha passato la tagliola della Q1 (con Mir) e ha fatto registrare un sorprendente sesto posto al termine della Q2. Ancora una volta, abbassata la visiera, Marc si è trasformato in un supereroe dei film della Marvel. Ora l’attende la prova più dura: un intero Gran Premio.

Tra Zarco e “Magic” si sono qualificati Jack Miller e un ritrovato Franco Morbidelli. In terza fila una conferma, l’Aprilia di Aleix Espargaro, e una grande sorpresa, la Ducati Avintia di Luca Marini. Nono Mir, decimo l’idolo di casa Oliveira (con l’unica KTM qualificata in Q2), Bagnaia e Vinales. Fuori in Q1 Rossi, ancora alla ricerca del ritomo perduto, Petrucci e Savadori, rispettivamente 17°, 18° e 20°. Fermo ai box Nakagami per una brutta caduta al mattino. E’ andata ancora peggio a Jorge Martin, autore di un rovinoso capitombolo durante le FP3: per lo spagnolo si temeva il peggio, ma per fortuna se l’è cavata con le fratture del malleolo e del metacarpo. Verrà operato e salterà la gara.

CLASSIFICA – 1. Quartararo, 2. Rins, 3. Zarco, 4. Miller, 5. Morbidelli, 6. M. Marquez, 7. A. Espargaro, 8. Marini, 9. Mir, 10. Oliveira, 11. Bagnaia, 12. Vinales, 16. Bastianini, 17. Rossi, 18. Petrucci, 20. Savadori.

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