Partiamo dalla fine, cioè dal podio. Al centro c’è Quartararo, che sorride commosso. Alla sua sinistra, un bel po’ più in basso, c’è Martin, felice come una Pasqua, giusto per restare in tema. Dalla parte opposta, anche lui raggiante, c’è Zarco. Due francesi e uno spagnolo.
Nel momento in cui si diffondono le note della Marsigliese, come da cerimoniale, Johann, peraltro ottimo pianista, la canta tutta a squarciagola. Il siparietto è la degna chiosa di una bella gara, dominata per 18 giri dal poleman “Martinator” ma vinto dal francese della Yamaha davanti al connazionale della Ducati Pramac. Dopo la storica doppietta in prova, ecco il doppio podio che regala al team satellite Ducati un’altra giornata da segnare con un bel circoletto rosso sul calendario.
E così la carovana della MotoGP lascia il Qatar con un nuovo trionfo Yamaha, che bissa quello di Vinales di sette giorni fa.
Ma la Ducati non ne esce sconfitta, anzi. E’ vero che la pista di Losail era catalogata come un feudo rosso, ma quattro podi su sei sono comunque da ritenere un buon bottino, seppure sul gradino centrale siano saliti due piloti di un team avversario. Piuttosto c’è da chiedersi quali saranno le ripercussioni psicologiche sui piloti ufficiali, battuti sia in qualifica che in gara dai “privati”, o presunti tali visto che le moto sono pressoché identiche.
Pecco Bagnaia, dopo una gara attendista, ha terminato quinto; Miller è arrivato nono dopo aver battagliato a colpi di carena e gestacci con il campione del mondo Mir. Tra i due sono letteralmente volati gli stracci. L’australiano non ha “gradito” un tentativo di sorpasso un po’ troppo aggressivo dello spagnolo, entrando a sua volta cattivo alla curva 16 e dando al rivale una spallata che ha rischiato di far cadere entrambi in pieno rettilineo. A fine gara i due piloti si sono rimbalzati le responsabilità dell’accaduto, i cui contorni non sono stati chiariti nemmeno dalle immagini trasmesse in tv. Tornando ai risultati del GP, quarto posto per un incisivo Alex Rins, che ha battagliato per le prime posizioni per tutta la gara. Il numero 42 ha preceduto la seconda Yamaha ufficiale di Vinales, Bagnaia e il compagno di squadra Mir.
Bravo Aleix Espargaro, decimo ma a lungo nella top five. L’Aprilia si conferma la grande sorpresa di questo inizio di 2021. Ora, però, è chiamata alla prova del nove su altri circuiti, a cominciare da Portimao. A punti anche Binder, Bastianini, Morbidelli, Pol Esparagro, Bradl e Oliveira, scattato come una fionda al via. Il portoghese è partito dalla 12esima casella in griglia e ha girato terzo alla prima curva.
Malissimo Rossi, forse al peggior week-end della sua infinita carriera. Il Dottore, che si era qualificato penultimo, ha finito la gara in 16esima posizione, appena fuori dalla zona punti. Più che un Gran Premio, un calvario. Il 46 ha mostrato piccoli segnali di miglioramento rispetto alle prove, ma non è comunque riuscito a colmare l’enorme gap con gli avversari. Può consolarsi con i buoni risultati ottenuti dai suoi allievi nelle altre classi. In grossa difficoltà anche l’altro pilota del team Petronas, Franco Morbidelli. Il romano è arrivato 12esimo dopo una gara complicatissima.
LA CRONACA – Partenza a razzo delle Ducati Pramac e di Oliveira, che recupera nove posizioni. Martin detta il ritmo, Zarco gli fa da guardaspalle. Tiene l’Aprilia di Aleix, male Morbidelli: 13esimo. Le Yamaha sembrano in difficoltà, ma non perdono contatto, così come le Suzuki, che però appaiono più aggressive, soprattutto quella di Rins che battaglia per entrare in zona podio. Torna sotto anche Bagnaia, mentre perde terreno Oliveira. Le Ducati, più lente nel misto rispetto alle Yamaha, sono impressionanti in rettilineo, e così Martin resta in testa. Alle sue spalle scintille tra Mir e Miller, che se le danno e se le dicono di santa ragione. Cadono Lecuona e Alex Marquez, risale Pol Esparagaro. Davanti è battaglia senza esclusione di colpi: la vince Quartararo, al quarto successo in MotoGP. Fuori dai punti Rossi.
CLASSIFICA: 1. Quartararo, 2. Zarco, 3. Martin, 4. Rins, 5. Vinales, 6. Bagnaia, 7. Mir, 8. Binder, 9. Miller, 10. A. Esparagaro, 11. Bastianini, 12. Morbidelli, 13. P. Espargaro, 14. Bradl, 15. Oliveira.
Grande Quartararo!