Se le cose non vanno benissimo in Moto2 e in MotoGP, il team Gresini può consolarsi con la MotoE, dove sta ben figurando grazie a Matteo Ferrari, veterano della categoria elettrica. Il pilota romagnolo è tornato da Assen, sede del quarto round del Mondiale, da re indiscusso: la doppietta nelle due gare in calendario nella terra dei tulipani ha rilanciato le sue ambizioni in chiave campionato. Grazie ai 50 punti conquistati, il numero 11 ha accorciato le distanze dal leader Jordi Torres, che grazie a due secondi posti ha limitato i danni e raggiunto quota 144 punti, contro i 136 del rivale.
Con il Mondiale al giro di boa, la classifica ha cominciato ad assumere una fisionomia sempre più chiara. Dietro allo spagnolo e all’italiano c’è il vuoto: lo spagnolo Garzo e lo svizzero Krummenacher hanno entrambi 98 punti, mentre Casadei ne ha 89. Nulla è ancora deciso, ma la situazione appare abbastanza delineata. Sarà lotta a due fino alla fine? Così dicono i numeri.
Granado, numeri da record ma “zero tituli”
La doppietta in Olanda permette al pilota Ferrari del team Gresini di arrivare in doppia cifra in MotoE. Sono dieci le sue vittorie in MotoE, sette delle quali conquistate in Italia, tra San Marino (6) e Mugello (1). Dal 2019, anno di introduzione della categoria elettrica, il 26enne di Rimini non ha saltato nemmeno una gara: 39 su 39, come Maria Herrera, anche lei presente in tutti gli appuntamenti. Solo quattro piloti hanno disputato tutti i cinque campionato fin qui disputati. Gli altri due sono Mattia Casadei ed Eric Granado, che però hanno saltato rispettivamente uno e due GP. C’è solo un pilota che vinto più gare di Ferrari in MotoE: è proprio Granado, con 11 sigilli. Il brasiliano detiene anche il record di pole position, 7, e di giri più veloci in gara, 13, ma è ancora a secco nella casella dei titoli mondiali.
Le dichiarazioni
Insomma, Ferrari è in piena lotta per il titolo. Ecco le sue parole dopo la doppietta al TT: “Sono davvero molto contento: abbiamo lavorato tanto questo inverno. In questi quattro anni, a parte a Le Mans, non avevo mai vinto al di fuori dell’Italia, quest’anno invece abbiamo cambiato marcia e per questo voglio ringraziare il team perché hanno fatto veramente un gran lavoro, hanno sempre creduto in me e credo che quest’anno abbiano fatto ancora un altro step per permettermi di essere qui, in testa in entrambe le gare. Sono state entrambe molto belle: questo weekend non abbiamo fatto né il lap record, né la pole position, ma preferisco un round così, con due vittorie. Torres è sempre stato lì con noi, quindi abbiamo chiuso un po’ il gap e ce la giocheremo fino alla fine: mancano ancora quattro round, otto gare, quindi dobbiamo rimanere concentrati e vedremo a Silverstone!”.