Dall’inviato a Misano
Si fa perfino fatica a definirlo errore, forse il termine più appropriato sarebbe “sbavatura”. Un movimento impercettibile, a occhio nudo ma anche alla moviola, è costato il podio, o addirittura la vittoria, al nostro Luca Lunetta. Il pilota più in forma nella “nidiata” di italiani impegnati nel Mondiale della Moto3 è stato costretto a percorrere per ben due volte la vituperata corsia del “long lap penalty” per partenza anticipata. In pratica, allo spegnimento dei semafori, la sua Honda numero 58 si è mossa di pochi millimetri facendo scattare la fotocellula e la conseguente penalità. Non proprio una partenza anticipata, bensì un movimento di troppo sulla linea bianca che delimita la casella sulla griglia. Ovviamente Luca non ha guadagnato niente sui suoi avversari, nemmeno un centimetro. Anzi, ha perfino perso alcune posizioni, a riprova che il suo jump start è stato ininfluente, forse perfino controproducente. Purtroppo, però, il regolamento, giusto o sbagliato che sia, parla chiaro: doppio long lap penalty. Una sanzione pesantissima. Come punire un furto al supermercato con l’ergastolo o la ghigliottina. Una pena spropositata rispetto al “reato” commesso.
Con la duplice penalità, Luca è sprofondato dalla quarta alla 17esima posizione, quasi in coda al gruppo. Una gara che poteva regalargli un secondo podio consecutivo si è così trasformata in una corsa in salita per il portacolori del Sic58, che non si è dato per sconfitto e ha cercato di guadagnare quante più posizioni possibili per limitare i danni. Il romano si è reso protagonista di una furiosa rimonta culminata con un nono posto che gli rende onore ma che gli sta strettissimo. E’ arrivato al traguardo con poco più di sei secondi e mezzo dal vincitore Angel Piqueras, cioè il tempo necessario per scontare la penalità. C’è da dire, a onor del vero, che anche Piqueras è incappato nella stessa penalità. Il 17enne del team Leopard ha vinto nonostante i due “giri lunghi”, entrando nella storia.
La gara della Moto3 è stata al solito spettacolare e senza esclusione di colpi. Il “leopardo”, anche lui su Honda, ha vinto la sua prima gara iridata bruciando sul traguardo Daniel Holgado e Ivan Ortola, per un tris tutto spagnolo.
Sfortunato il leader del campionato David Alonso, che partiva dalla pole e che ha lottato per la vittoria fino all’ultimo giro. Una doppia spallata di Ortola l’ha messo fuori gioco quando mancavano poche curve al traguardo. Il colombiano, leader del Mondiale, è arrivato sesto dietro a Furusato e Veijer, ma è stato retrocesso di una posizione per aver oltrepassato i limiti della pista durante l’ultimo giro. Il migliore degli italiani è stato proprio Lunetta. Alle sue spalle, decimo, si è classificato il compagno di squadra Filippo Farioli. Il tema Sic58 ha così potuto onorare la gara di casa con entrambi i piloti in top te. Due punti per Stefano Nepa; appena fuori dalla top-15 Nicola Carraro. Cadute per Riccardo Rossi e Matteo Bertelle: il genovese a inizio gara, il veneto a pochi chilometri dal traguardo, mentre era in piena zona punti.