C’era una volta un’Italia che dominava nella piccola cilindrata. Da un paio d’anni, invece, la Moto3 non parla più la nostra lingua. L’ultimo a giocarsi il titolo iridato è stato Dennis Foggia nel 2022, stagione che chiuse al terzo posto dietro al campione Izan Guevara e a Sergio Garcia, oggi grande protagonista in Moto2. Già nel 2021 il romano aveva lottato per il Mondiale nientemeno che con Pedro Acosta, arrivando secondo alle spalle del fenomenale rookie. L’anno scorso, invece, il migliore degli italiani nella classifica generale è stato Stefano Nepa, che con 102 punti complessivi si è piazzato 12esimo a fine stagione. Riccardo Rossi, invece, ha totalizzato 79 punti, mentre Matteo Bertelle ne ha messi insieme 57. Anche quest’anno, dopo sette Gran Premi, l’abruzzese è l’azzurro messo meglio in graduatoria: attualmente è 15esimo con 29 punti, ben 114 in meno del leader David Alonso. Appena dietro a Nepa c’è una delle sorprese in positivo di questo primo terzo di stagione: Luca Lunetta. Il neo maggiorenne pilota del Sic58 Squadra Corse non è un debuttante assoluto nella categoria più piccola. Nel 2022 corse ad Assen con il team Avintia, arrivando 19esimo, e nel 2023 disputò il round di Misano con il team MT Helmets, tagliando il traguardo nella stessa posizione. Da lì la svolta.
Crema catalana
Luca è pilota titolare da questa stagione, un privilegio che si è guadagnato grazie ai buoni risultati raggiunti nella Rookies Cup (5° posto nel 2022) e nel Mondiale Junior Moto3 (vice campione nel 2023). L’esordio in Qatar gli ha fruttato il primo punto della sua carriera. Ma da quel momento in poi sono arrivati tre zero consecutivi: in Portogallo ha chiuso al 22° posto, ad Austin al 19° e a Jerez al 20°. Luca non si è scoraggiato, anzi. I tre piazzamenti fuori dai 15 sono stati uno stimolo per fare ancora meglio. E infatti a Le Mans è riuscito a tagliare il traguardo in 11esima posizione (dopo essere scattato dalla 15esima casella della griglia), mettendo cinque punti in cascina. Ma la vera e propria sterzata c’è stata a Barcellona: Luca ha disputato ottime qualifiche (si è classificato decimo) e in gara ha battagliato per le prime posizioni con avversari che hanno molta più esperienza di lui. Alla fine è riuscito a tagliare il traguardo in settima posizione, racimolando ben nove punti. Una grande iniezione di fiducia in vista dell’appuntamento più importante dell’anno: il Gran Premio d’Italia al Mugello. Dove il rumore diventa musica.
Next gen
Nella gara di casa, davanti a tanti tifosi arrivati appositamente da Roma per sostenerlo, e con un’ombrellina speciale, la sua mamma, Luca ha bissato il risultato di Barcellona, concludendo la corsa con un altro settimo posto. In qualifica aveva fatto ancora meglio, trovando l’alchimia giusta e siglando il sesto crono. La gara è stata interrotta dalla bandiera rossa, e alla ripartenza il numero 58 è stato protagonista di una bella rimonta, tra gli applausi dei tifosi. Dopo sette GP, quindi, il 18enne del team di Paolo Simoncelli ha già raggranellato 24 punti ed è in piena corsa per inseguire il titolo di rookie of the year, riservato al miglior esordiente. Al momento in testa a questa speciale classifica c’è l’australiano Jacob Roulstone con 42 punti, uno in più dello spagnolo della Leopard Angel Piqueras e sette in più di un altro iberico: Joel Esteban. Luca è quarto davanti a Xabi Zurutuza (3 punti) e Noah Dettwiler (2).
Assen, una domenica bestiale
Per quanto riguarda gli altri italiani, dietro a Nepa e Lunetta troviamo nell’ordine Riccardo Rossi (16 punti), Nicola Carraro (15), Matteo Bertelle (14) e Filippo Farioli (11). I sei azzurri impegnati in Moto3 occupano le posizioni che vanno dalla 15 alla 20, uno in fila all’altro. Il bilancio può e deve migliorare. La prossima gara è prevista tra due settimane nell’università delle moto: Assen. Lunetta ci ha già corso e questo potrà essere un piccolo vantaggio per lui. L’obiettivo di Luca è diventare la rivelazione del campionato. E’ sulla strada giusta.