Alonso come Stephen Curry: manda gli avversari a dormire. David è stato più forte di tutto e di tutti: non l’ha fermato nemmeno un long lap penalty, che gli ha fatto perdere circa quattro secondi. Scontata la penalità, è riuscito a colmare il distacco e a ricucire con i primi, che ha poi bruciato con un finale perfetto.
Per il colombiano è il settimo sigillo di una stagione trionfale, che salvo imprevisti culminerà nel Mondiale. Una vittoria con vista sul titolo. David ha preceduto sul traguardo Munoz, che a sua volta ha beffato per soli cinque millesimi Dani Holgado, eterno incompiuto della categoria. Sfortunatissimo Ivan Ortola, che scattava dalla pole position dopo una grande qualifica.
Lo spagnolo ha visto la sua KTM ammutolirsi in griglia ed è dovuto scattare dalla pit lane. Autore di una rimonta furiosa, è riuscito a risalire fino al nono posto, che per lui e il suo team valgono come una vittoria. Davanti, infatti, il ritmo era alto e a Ivan non è bastato dimezzare il distacco per accodarsi al gruppo di otto piloti che si sono giocati il successo.
Giù dal podio Angel Piqueras, Collin Veijer e Adrian Fernandez, che hanno terminato il GP in quest’ordine. Settimo Rueda, ottavo Kelso, a lungo in testa nei primi giri. Il migliore degli italiani è stato Riccardo Rossi, che è arrivato decimo alle spalle dello scatenato Ortola. Il genovese, scattato dalla 24esima casella della griglia, ha preceduto Matteo Bretelle, che partiva dalla terza fila. 16esimo Nicola Carraro e 17esimo un eroico Luca Lunetta, che ha lottato per i punti nonostante sia ancora convalescente per il brutto infortunio patito in allenamento.
Nella classifica del Mondiale Alonso ha la strada spianata verso la gloria. E’ al comando con 224 punti, mentre il suo più diretto inseguitore, Ortola, ne ha 153, quattro in più di Veijer. Il colombiano vede già il titolo.