In una delle gare più drammatiche degli ultimi anni, Izan Guevara (classe 2004) vince il GP delle Americhe, quart’ultima prova del Mondiale della Moto3. Una corsa caratterizzata da due bandiere rosse: la prima esposta in seguito alla caduta di Filip Salac, la seconda dopo un’assurda e pericolosissima carambola innescata dal contatto tra Deniz Oncu e Jeremy Alcoba. La moto dello spagnolo è stata centrata da Migno e Acosta, che sono rotolati in pieno rettilineo dei box, sfiorati dagli altri piloti che sopraggiungevano. Un incidente terrificante, che solo per miracolo è rimasto senza conseguenze. In quel momento al comando della “sprint race” c’era lo scozzese John McPhee, ma i commissari, dopo una riunione con i responsabili dei team, hanno assegnato il successo a Guevara, che aveva chiuso in testa il primo “mini” GP, interrotto per permettere ai medici di soccorrere Salac.
La cosa ancora più incredibile è che nel frattempo Guevara si era ritirato per un guasto meccanico! Nemmeno un regista horror avrebbe potuto studiare una trama così paurosa e assurda. Insieme allo spagnolo, campione europeo 2020, sono saliti sul podio Dennis Foggia e McPhee, mentre Acosta è stato classificato ottavo. In virtù di questi piazzamenti, il romano della Leopard ha recuperato altri 12 punti al rookie spagnolo, che nelle ultime tre gare dovrà gestire 30 punti di margine.
LA CRONACA – Sergio Garcia non è in griglia dopo la caduta nelle FP1: tra Pedro Acosta e il Mondiale c’è solo Dennis Foggia, che scatta dalla seconda casella e deve recuperare 42 punti in quattro gare. Assente anche Gabriel Rodrigo per un infortunio alla spalla. Solo 26 piloti al via.
Artigas parte in anticipo, Masia mantiene il comando. Suzuki perde il posteriore e rischia la caduta, ma resta in piedi davanti a Foggia, che è ottavo. Quattro piloti (Artigas, Guevara, Masia e Alcoba) prendono un piccolo margine. Doppio long lap penalty per Artigas, che sconta il primo e rientra 13°. Lo spagnolo è in grande spolvero e passa Acosta dall’esterno. Ci sono sette decimi tra i primi tre e il secondo gruppo, comandato da Foggia. Long lap penalty anche per Adrian Fernandez, attualmente ai margini della zona punti. Foggia riprende i primi tre. Acosta entra finalmente in top ten. Guevara continua a tirare il gruppo, con Foggia che si è insediato al secondo posto. Si è formato un gruppone di 11 piloti, chiuso da Suzuki. Il più veloce in pista è sempre Artigas, che al momento è 14°. Caduta di Salac alla curva 11, con la moto che resta in mezzo alla pista. Guevara resta saldamente al comando, mentre risale Acosta. Cade anche Antonelli alla curva 1. Bandiera rossa per permettere i soccorsi a Filip Salac, rimasto a terra dopo la caduta.
La nuova griglia tiene conto della classifica al 7° passaggio e la gara sarà di appena cinque giri. Acosta non può più sbagliare perché ha già un avvertimento. Allo spegnimento dei semafori Guevara è una saetta e resta al comando. Dietro di lui Oncu e McPhee. Cadute di Fernandez e Kofler nel quarto settore. Le due Honda Petronas sono in ottima posizione. La GasGas di Izan va molto forte sul dritto, ma poi rompe e il rookie spagnolo si ritira. In testa ci va McPhee. Incidente terribile in rettilineo fra Alcoba, Migno e Acosta. Nessuna conseguenza per i piloti, ma grandissima paura. L’incidente è stato innescato da un contatto tra Alcoba e Oncu. Il turco ha toccato la ruota di Alcoba, provocando la caduta multipla. Dopo un lungo conciliabolo, la vittoria viene assegnata a Guevara, in testa dopo la prima interruzione. Sul podio Foggia e McPhee
ORDINE D’ARRIVO – 1. Guevara, 2. Foggia, 3. McPhee, 4. Masia, 5. Oncu, 6. Alcoba, 7. Binder, 8. Acosta, 9. Suzuki, 10. Migno, 11. Nepa, 12. Fenati, 13. Sasaki, 14. Artigas, 15. Antonelli, 19. Surra, 20 Rossi.