Dall’inviato al Mugello.
Sulla pista da pelle d’oca del Mugello, con le tribune e i prati finalmente brulicanti di gente e passione dopo due anni di “lacrime e sangue”, Sergio Garcia vince la gara della Moto3 e allunga nella classifica del Mondiale. Sui saliscendi che contraddistinguono la spettacolare pista toscana di proprietà della Ferrari, lo spagnolo approfitta nel migliore dei modi della caduta di Dennis Foggia e della penalità inflitta a Izan Guevara, suo compagno di box nel team GasGas. Il numero 28 ha “pizzicato” il verde nel corso dell’ultimo giro. Un errore marginale che però gli è costato una vittoria più che meritata e cinque punti in classica. Ma anche invertendo l’ordine degli addendi, il risultato non cambia: la GasGas firma una storica doppietta e conferma di avere le carte in regole per conquistare i Mondiali. La squadra di Aspar Martinez e Gino Borsoi sta emulando la KTM Ajo del 2021.
LE LACRIME DI DENNIS – Dennis Foggia, da parte sua, avrebbe voluto prolungare la sequenza di successi in Italia (tre consecutivi fra Mugello e Misano nel 2021), ma non aveva fatto i conti con le insidie della pista. A rendere meno amara la pillola, il team Leopard può consolarsi con il primo podio stagionale di un pimpante Suzuki, che ha mancato il successo per una questione di centesimi. Tra i protagonisti di giornata anche Riccardo Rossi, che ha a lungo accarezzato il sogno di tornare sul podio, e Andrea Migno, che ha corso con una livrea tricolore. Il genovese e il romagnolo si sono piazzati rispettivamente sesto e quarto. Ottavo e nono i portacolori dell’Avintia Racing Team: Bartolini ha preceduto il compagno Bertelle in un infuocato finale. Elia ha eguagliato il suo miglior risultato in carriera, per Matteo, invece, è la prima top-10 nell’anno da rookie. Giornata da dimenticare, infine, per la KTM Red Bull: Oncu ha sprecato la pole cadendo dopo un contatto con Suzuki, Masia ha navigato nelle retrovie.
LA CRONACA DELLA GARA – Si parte con Deniz Oncu per la quarta volta in carriera in pole position. Per il turco finora tre podi ma nessuna vittoria nel Motomondiale. Brivido al via: caduta di Ogden sul rettilineo di partenza, rider ok. Oncu mantiene il comando, alle sue spalle Moreira e Guevara. I primi tre sembrano fare il vuoto già durante il primo giro. Il brasiliano e lo spagnolo si scambiano le posizioni, mentre il gruppo degli inseguitori è guidato da Migno, tra i puù acclamati tra i tifosi. Risalgono i due Leopard, che cercano di ricucire lo strappo dal terzetto di testa. Caduta di Stefano Nepa, che era 12°. Staccata prodigiosa di Dennis Foggia, che si porta al comando. Lo imita Suzuki al passaggio successivo. Guevara è tra i più in forma e torna leader, con le Leopard che non gli concedono che pochi metri.
Masia, complice un contatto, sprofonda nelle retrovie. Giro veloce del giapponese Yamanaka. Foggia, Guevara e Oncu sembrano avere qualcosa in più degli altri, ma la gara è ancora lunga. Bravissimo Rossi, che risale fino alla terza posizione con il giro veloce. Oncu cade dopo un contatto con Suzuki e getta alle ortiche l’ennesima opportunità per rompere il digiuno di vittorie. Colpo di scena: Foggia cade e incassa un durissimo colpo in chiave Mondiale. La sua moto attraversa la pista generando una situazione di grandissimo pericolo. A terra anche McPhee, Holgado e Tatay. Diventa una gara a eliminazione, con Rossi che ha un’occasione d’oro.
Long lap penalty comminato a Suzuki, che da primo diventa settimo. Migno, quasi senza accorgersene, si ritrova in testa, ma attenzione ai GasGas. Cinque giri al termine e Tatsu torna della partita. I primi sette hanno un vantaggio di oltre cinque secondi sul resto del gruppo, tirato da Bertelle. Suzuki completa la rimonta e si riprende la testa. Rossi sale in vetta, tallonato da Guevara. Ultimo giro con Moreira al comando e Tatsu che passa sull’erba prendendosi un rischio enorme. Rossi resta intruppato. Le due GasGas ancora davanti, con Guevara che brucia Garcia e Suzuki per una questione di centimetri. Ma le posizioni dei due Aspar vengono invertite dai commissari. Contatto Moreira-Rossi all’ultima curva: il brasiliano è fuori, Riccardo è sesto. Bravo Yamanaka, quinto.
ORDINE D’ARRIVO – 1. Garcia, 2. Guevara, 3. Suzuki, 4. Migno, 5. Yamanaka, 6. Rossi, 7. Ortola, 8. Bartolini, 9. Bertelle, 10. Fernandez, 11. Munoz, 12. Kelso, 13. Aji, 14. Fellon, 15. Oncu.