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Uno-due in salsa asiatica

Al Red Bull Ring doveva piovere, invece domenica dietro a qualche nuvola c’era un bel sol… Levante. Dopo la Moto3, anche la Moto2 ha parlato giapponese. Ai Ogura, fresco di rinuncia alla MotoGP nonostante le sirene della Honda, ha vinto il Gran Premio d’Austria portandosi in vetta alla classifica del Mondiale della classe intermedia, seppure con un solo punto di vantaggio su Augusto Fernandez. Lui sì, in odore di MotoGP con la KTM del nuovo team GasGas. Un colpo doppio per il pilota del team Asia, che sul traguardo ha preceduto di pochi millesimi il compagno di squadra Somkiat Chantra, autore di una gara altrettanto magistrale. Per la squadra italo-giapponese è così arrivata la prima doppietta in Moto2, che le è valsa la leadership del campionato riservato alle squadre (275 punti, cinque in più del Red Bull KTM Ajo).

Vai in Austria, Celestino!

Quella di Ai è stata una vittoria meritata, ma favorita dalla scivolata che a pochi giri dalla bandiera a scacchi ha tolto dai giochi Celestino Vietti, scattato dalla settima casella della griglia e autore di una bella rimonta. Il torinese di Ciriè stava girando molto più forte del duo di testa e, tornata dopo tornata, aveva colmato il gap che lo separava da entrambi. Ancora qualche curva e si sarebbe bevuto il tailandese, ma sul più bello è caduto e si è dovuto ritirare. Per il pilota della VR46 è il quarto zero stagionale. Ora la vetta della classifica dista ben 27 punti: un divario colmabile, ma solo a patto di non incorrere in altri errori. Celestino non ha così saputo approfittare della giornata difficile in cui è incappato Augusto Fernendez, solo quinto dietro al rientrante Pedro Acosta, suo compagno nel team Ajo. Il rookie maravilla, a sua volta, è stato bruciato sul traguardo dall’inglese Jake Dixon del GasGas Aspar Team, al terzo podio consecutivo (il quarto in stagione). Per Ogura, invece, è la seconda vittoria dopo quella di Jerez, a cui vanno aggiunti altri quattro podi. Il giapponese, già terzo nel Mondiale Moto3 nel 2020, sarà in classe intermedia anche nel 2023. Ha dichiarato di non sentirsi ancora pronto per fare il grande salto. Il team LCR, che lo voleva sulla Honda satellite al posto di Nakagami, dovrà rivedere i suoi piani.

Dagli scooter ai podi in Moto2

Per quanto riguarda Chantra, invece, l’ex pilota di scooter ha conquistato il quarto podio stagionale, arrivato dopo un periodo piuttosto complicato. Dietro a Dixon e alle due KTM ecco Aron Canet, che a sua volta ha preceduto un arrembante Alonso Lopez. Il pupillo di Luca Boscoscuro, partito in prima fila e già a podio 15 giorni fa a Silverstone, è stato autore di un’ottima prima parte di gara che l’ha visto anche prendere il comando. Un calo nella seconda metà della corsa l’ha poi relegato in settima posizione. Alle sue spalle si sono classificati, nell’ordine, Marcel Schrotter, Albert Arenas, Jeremy Alcoba, Jorge Navarro, Barry Baltus, Cameron Beaubier, Joe Roberts e Bo Bendsneyder. Appena fuori dai punti Niccolò Antonelli (al miglior piazzamento della carriera in Moto2). Ventesima la MV Agusta di Simone Corsi, mentre sono caduti Lorenzo Dalla Porta, un incolpevole Tony Arbolino e Alessandro Zaccone, finito al centro medico, oltre al già citato Vietti. Appuntamento tra dieci giorni a Misano Adriatico. Ci sarà anche Mattia Pasini in sella a una Kalex del team GasGas, come al Mugello tre mesi fa.

La classifica piloti

Ogura 183, Fernandez 182, Vietti 156, Canet 137, Roberts, Arbolino e Dixon 108, Schrotter 96, Chantra 92, Acosta 88, Navarro 75, Lopez 64, Bendsneyder 62, Arenas 52, Lowes 51, Gonzalez 44, Beaubier 43, Alcoba 41, Aldeguer 38, Salac 21, Baltus 20, Dalla Porta 10, Manzi 9, Fenati 7, Rodrigo e Zaccone 6, Ramirez 5, Kubo 4, Kelly 3, Pasini 1.

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