Di padre in figlio. A 34 anni di distanza da papà Wayne, Remy Gardner ha vinto un Mondiale. Gardner senior ci riuscì nella 500, la classe regina, il figlio si è messo in tasca il titolo della Moto2, la cilindrata intermedia. La dinastia Gardner come quella dei Roberts, campioni con Kenny Senior (in carriera 24 vittorie in 68 Gran Premi, con 44 podi) dal 1978 al 1980 e con Kenny Junior (in totale otto vittorie, 185 GP e 22 podi) nel 2000, sempre in classe regina.
87 – Wayne fu iridato nel 1987 (Remy corre con il numero 87 proprio per celebrare l’anno in cui il padre divenne campione) con sette vittorie e un bottino di 178 punti. Papà Gardner aveva colto i primi risultati da dilettante, vincendo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta tre volte la “Sei ore Castrol”, il Campionato australiano classe 750 e quello giovanile Superbike. Il debutto nel Motomondiale arrivò nel 1983 con una Honda in classe 500: in 100 gare disputate, Wayne ottenne 18 vittorie e 51 podi, trionfando per ben quattro volte nella “8 Ore di Suzuka”. Remy, invece, ha fatto la classica gavetta. Ha esordito in Moto3 nel GP di San Marino del 2014 grazie a un wild card, arrivando 27°. Quell’anno ha corso altri due GP: in Australia e in Malesia, ottenendo un punto. Il 2015 è stato il primo anno da pilota titolare: 18 gare con la Mahindra Moto3 e sei punti totali.
L’APPRODO IN MOTO2 – L’avventura in Moto2 è cominciata l’anno successivo, quando a partire dal Gran Premio di Catalogna ha preso il posto di Alessandro Tonucci nel team Tasca Racing. Ha chiuso l’annata con un 12° posto in Germania come miglior piazzamento e otto punti complessivi. Nel 2017 è passato al team Tech3: il nono posto a Brno è stato il punto più alto della stagione. L’anno seguente ha corso nella stessa squadra, conquistando la quinta piazza nel GP conclusivo corso a Valencia.
LA SVOLTA DUE ANNI FA – La svolta nel 2019 nel team SAG: prima pole position, primo podio in Argentina e tanti piazzamenti a punti. Nel 2020, con la stessa squadra, è arrivata la prima vittoria condita da altri due podi. Nel 2021 è passato al team Ajo KTM, dove ha dominato la prima parte della stagione per poi resistere al ritorno del compagno di box Raul Fernandez nel finale, vincendo così il suo primo titolo mondiale. Il prossimo anno Remy correrà in MotoGP con la KTM del team Tech3 e avrà come compagno ancora lo spagnolo che quest’anno gli ha conteso il titolo fino all’ultima curva dell’ultima gara.
IL RE DI VALENCIA – Da parte sua Raul Fernandez deve ingoiare il boccone amaro di non essere riuscito a vincere il titolo nonostante otto vittorie stagionali (contro le cinque di Gardner). Anche a Valencia il rookie ha tagliato il traguardo davanti a tutti. Sul podio con lui sono saliti il nostro Fabio Digiannantonio e il connazionale Augusto Fernandez. Ottimo quarto posto per un Celestino Vietti in costante crescita. Il piemontese si candida a un ruolo da protagonista per il 2022. Solo decimo il neo campione del mondo, che ha guidato con il freno a mano tirato gestendo la situazione. Gli bastava un 13° posto per essere campione e ha preferito non rischiare. Peccato per Simone Corsi, tradito dalla sua MV nel giro di ricognizione: scattava dalla pole.
CARRIERA
Primo Gran Premio: Misano 2014, Moto3
Prima pole position: Assen 2019, Moto2
Primo podio: Argentina 2019, Moto2
Prima vittoria: Portugal 2020, Moto2
Gran Premi: 113 (92 in Moto2)
Vittorie: 5 (5 in Moto2)
Podi: 16 (16 in Moto2)
Pole positions: 6 (6 in Moto2)
Giri più veloci: 5 (5 in Moto2)
Titoli Mondiali: Moto2™ (2021)
2014: Moto3 – 32°, Kalex/Kalex KTM, 3 gare, 1 punto
2015: Moto3 – 30°, Mahindra, 18 gare , 6 punti
2016: Moto2 – 26°, Kalex, 12 gare , 8 punti
2017: Moto2 – 21°, Tech3, 17 gare , 23 punti
2018: Moto2 – 19°, Tech3, 15 gare , 40 punti
2019: Moto2 – 15°, Kalex, 18 gare, 77 punti
2020: Moto2 – 6°, Kalex, 13 gare, 135 punti
2021: Moto2 – 1°, Kalex, 18 gare, 311 punti