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Mucho Augusto

E’ ancora Augusto Fernandez. Anche ad Assen il pilota del team KTM Ajo fa valere la legge del più in… forma e conquista la seconda vittoria consecutiva (la terza in cinque gare), completando la rimonta in classifica, che lo vede ora al comando a pari punti con Celestino Vietti (che a parità di successi, tre, resta però in testa grazie ai due secondi posti). L’italiano perde per la prima volta lo scettro solitario di leader del Mondiale della Moro2. In Olanda Celestino è stato protagonista di un’entusiasmante risalita, coronata con un quarto posto ad appena 32 millesimi dal podio, occupato da Jake Dixon. Al pilota del Mooney VR46 non è bastato firmare il giro più veloce all’ultimo passaggio per completare la rimonta nei confronti del britannico, che l’ha preceduto sotto la bandiera a scacchi per un battito di cicla. Davanti all’inglese il sorprendente nipponico Ai Ogura, risalito fino al podio dopo una partenza al rallenty. Il giapponese è ora terzo nel Mondiale a una sola lunghezza dalla coppia di testa (146 punti contro 145). Un Mondiale straordinario, quando è stato appena aggirata la boa di metà stagione. Vietti sembra in leggero calo ma è sempre sul pezzo, Fernandez è in grande ascesa e Ogura vorrebbe lasciare la classe intermedia con un titolo iridato prima di salire sulla Honda MotoGP al posto del connazionale Taka Nakagami.

L’idolo di casa

La gara nella terra dei tulipani ha avuto altri inattesi protagonisti: il tedesco Marcel Schoetter, gli spagnoli Albert Arenas e Alonso Lopez e l’idolo di casa Bo Bendsneyer. I primi due sono scivolati mentre lottavano per le posizioni di vertice, gli altri due hanno chiuso la gara con ottimi piazzamenti: sesto lo spagnolo del team Boscoscuro e quinto l’olandese.
Augusto, come dicevamo, sta dominando questa fase della stagione. Il suo avvio di campionato, nel team campione del mondo piloti e a squadre, era stato sotto le aspettative. Ma con il trascorrere delle gare, il numero 37 ha preso le misure alla KTM affacciandosi nelle posizioni che contano e offuscando la stella di Pedro Acosta, che in Olanda era assente a causa della frattura del femore riportata in allenamento. Fernandez va in vacanza con la consapevolezza di essere diventato il pilota da battere nella categoria. Ma nulla è ancora perduto per Vietti, che ha sì perso la leadership solitaria del campionato, ma che anche in Olanda ha dimostrato di potersela giocare fino in fondo. E il giro più veloce in gara lo dimostra. Il limite di Celestino in questo momento sembrano essere le qualifiche. In Moto2 scattare dalla terza fila in giù può rappresentare in gap difficile da colmare.

I dubbi di Aspar

Tra le note positive del GP olandese l’ottima performance dei due piloti di Aspar Martinez, forse “pungolati” dalla notizia che nel 2023 sia Sergio Garcia che Izan Guevara, attualmente compagni nel team Aspar in Moto3, saliranno di categoria. Quale sarà il destino di Arenas e Dixon? Si saprà a breve, forse già durante la pausa estiva. Settimo posto “agrodolce” per Tony Arbolino, che ha perso il gancio dei migliori da metà gara in poi. Fuori dai punti gli altri italiani. Assente Canet per infortunio. Ora la pausa: appuntamento a Silerstone fra un mese.

ORDINE D’ARRIVO – 1. Fernandez, 2. Ogura, 3. Dixon, 4. Vietti, 5. Bendsneyder, 6. Lopez, 7. Arbolino, 8. Roberts, 9. Gonzalez, 10, Salac, 11. Aldeguer, 12. Navarro, 13. Chantra, 14. Alcoba, 15. Baltus.

CLASSICA DEL MONDIALE – Vietti, Fernandez 146, Ogura 145, canet 116, Arbolino 104, Roberts 97, Schoetter 88, Dixon 76, Acosta 75, Chantra 69, Navarro 62.

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