Dall’inviato a Misano.
In una giornata a tinte tricolori, c’è gloria per la Spagna solo nella gara della Moto2. Alonso Lopez, sulla Speed Up Boscoscuro, ha vinto la sua prima gara iridata dopo una fuga di 25 giri. Un successo storico e inatteso, perché Alonso è approdato nella classe intermedia del Motomondiale solo a partire dal round di Le Mans, quando è stato chiamato dal manager Luca Boscoscuro per sostituire Romano Fenati, in crisi di risultati (sette punti in sei GP). Lo spagnolo, approdato nel 2018 nel Mondiale Moto3 (un terzo posto in Thailandia l’anno successivo come miglior risultato), era uscito dal circus alla fine del 2020, dopo una stagione trascorsa con la Husqvarna nel team di Max Biaggi (appena 21 punti nell’intera stagione). L’anno scorso era stato impiegato “part-time” dallo stesso Boscoscuro nella classe intermedia in sostituzione dell’infortunato Yari Montella. Tre gare senza ottenere punti. Nel frattempo ha disputato il Cev Moto2. Quest’anno si sta prendendo una bella rivincita. Le sue brillanti prestazioni hanno finito con l’oscurare la stella di Fermin Aldeguer, il 17enne campione europeo in carica già in odore di MotoGP dopo appena due gare del Mondiale 2022. Da quando è arrivato Lopez in squadra, Fermin si è letteralmente arenato, conquistando, dalla Francia in poi, la miseria di 20 punti, contro gli 89 del compagno di squadra. La vittoria a Misano ripaga Alonso di tutti i sacrifici fatti finora e manda in estasi Luca Boscoscuro, rimasto insieme a Giovanni Cuzari, titolare della MV Agusta, l’unico a fronteggiare il plotone delle Kalex.
Celestino, una caduta che fa male
La gara in riva all’Adriatico ha messo la parola fine ai sogni iridati del poleman Celestino Vietti, scivolato mentre era terzo, in piena lotta per il podio. Il torinese è incappato nel quinto zero stagionale, retrocedendo al quarto posto in classifica, dietro ad Aron Canet, secondo al traguardo, e a meno 42 dal nuovo leader Augusto Fernandez, terzo dopo un bel duello con Albert Arenas. Ai Ogura, quinto ma staccato di oltre nove secondi da Lopez, ha perso cinque punti dallo spagnolo del team Ajo e ora insegue a quattro lunghezze. Pedro Acosta, sesto, ha completato il trionfo spagnolo. Primo degli italiani a punti è stato Tony Arbolino, settimo in scia al campione in carica della Moto3. Mattia Pasini, che correva per il team GasGas grazie a una wild card, è caduto mentre era sesto, in lotta per il quarto posto. Un vero peccato.
Quale futuro per Dalla Porta?
L’altro pilota italiano a punti è stato Alessandro Zaccone, che ha regalato al team Gresini (in pista con le livree “ edition” della Garelli con cui il grande Fausto vinse i titoli 125 nel 1985 e nel 1987) un punto iridato (il settimo stagionale per Zac). Ritirati tutti gli altri riders italiani, tra i quali Lorenzo Dalla Porta, che stava disputando il miglior week-end da quando corre in Moto2. Lorenzo, che quest’anno ha racimolato solo dieci punti, dal 2023 cederà il posto a Dennis Foggia. Quale sarà il futuro del toscano, campione Moto3 nel 2019?
Ordine d’arrivo
1. Lopez, 2. Canet, 3. Fernandez, 4. Arenas, 5. Ogura, 6. Acosta, 7. Arbolino, 8. Chantra, 9. Roberts, 10. Alcoba, 11. Schrotter, 12. Bendsneyder, 13. Baltus, 14. Beaubier, 15. Zaccone.
Classifica del campionato
Fernandez 198, Ogura 194, Canet 157, Vietti 156, Arbolino 117, Roberts 115, Dixon 108, Schrotter 101, Chantra 100, Acosta 98, Lopez 89, Navarro 75.