MotoGP sì, MotoGp no: questo è il dilemma per Fermin Aldeguer. Mentre il Motomondiale viaggia spedito verso il finale di stagione, con i titoli della Moto3 e della MotoGP ancora in sospeso, la classe di mezzo ha già assegnato il titolo mondiale e quello di rookie of the year. Li hanno conquistati, con due gare di anticipo, Pedro Acosta e Sergio Garcia. Ma la Moto2 resterà al centro dell’attenzione fino all’ultima bandiera a scacchi, perché ci sono ancora tanti interessi in ballo. La categoria intermedia è da sempre un serbatoio da cui attingono i team manager di quella superiore. I team della MotoGP sottraggono alla Moto2 i migliori talenti. L’anno scorso solo il campione del mondo Augusto Fernandez fece il salto in avanti. E infatti lo spagnolo ha vinto il titolo di rookie of the year 2023 della top class ancora prima dell’inizio del campionato! Nel 2024 le cose potrebbero andare allo stesso modo, perché a oggi il solo Pedro Acosta debutterà fra i prototipi da 1000 cc. Il rookie maravilla “rischia”, proprio come accaduto al connazionale, di vincere il suo primo trofeo ancor prima di salire sulla KTM.
Ma le cose possono ancora cambiare. Sullo schieramento della MotoGP del prossimo anno c’è ancora una casella da riempire. La Honda HRC non ha infatti ancora comunicato il pilota che sostituirà Marc Marquez sulla RC213V lasciata dopo 11 stagioni dallo spagnolo per approdare in Ducati, sponda Gresini. Dopo settimane di febbrili trattative, la Casa dell’ala dorata dà quasi per concluso l’accordo con Luca Marini, sotto contratto con la Ducati VR46. Il fratellastro di Valentino coronerebbe il suo sogno di entrare in un team ufficiale, peraltro con la moto più vincente della storia del motociclismo. Luca romperebbe il cordone ombelicale che da anni lo lega a Tavullia e alla VR46. Una prova di maturità necessaria nel suo percorso di maturazione. Se Luca firmerà un contratto di due anni con Honda, come si vocifera, la casella mancante sarà quella della Ducati di suo fratello Valentino e di Alessio “Uccio” Salucci. Un paradosso che costringerà il team a correre ai ripari prima dei test in programma a Valencia dopo l’ultimo GP.
Due i nomi più gettonati: Fabio Digiannantonio, rimasto senza moto dopo la firma di Marc Marquez con Gresini, e Fermin Aldeguer, la grande rivelazione di questo finale di stagione in Moto2. Lo spagnolo, dopo un anno e mezzo di apprendimento, è letteralmente sbocciato. Il numero 54, già campione europeo, ha catturato l’attenzione di stampa, tifosi e team manager a suon di pole position, vittorie e podi. Il successo in Malesia, davanti ad Acosta e Marco Ramirez, è stato schiacciante. Fermin ha dominato l’intero week-end, infliggendo distacchi pesanti perfino al fenomenale Acosta, neo campione del mondo della categoria. Uccio e Valentino dovranno quindi decidere su puntare sull’esperienza del Diggia oppure se rischiare di gettare nella mischia la giovane rivelazione spagnola. usato sicuro o nuovo che avanza? Su cui, va detto, hanno messo gli occhi addosso altri team. Luca Boscoscuro, che l’ha scoperto e lanciato, chiederà un giusto indennizzo ma non dirà di no a nessuno. A giorni la sentenza.