“Il mercato mantiene sostanzialmente la vitalità che si è innescata dal 2020, sebbene il suo pieno potenziale sia ancora frenato dalle difficoltà globali di approvvigionamento. A questo si è aggiunto, nelle ultime settimane, anche il distorsivo effetto attesa degli incentivi governativi per l’acquisto di veicoli con motore termico, la cui dotazione è stata tra l’altro esaurita in poche ore all’aperura del 25 maggio scorso”. È quanto ha dichiarato Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), commentando i dati diffusi dall’associazione sulle immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori del mese di maggio 2022: numeri che segnano una flessione complessiva dello 0,7% sullo stesso mese dell’anno scorso.
IL MERCATO DI MAGGIO – Il quinto mese dell’anno chiude in pari rispetto allo stesso periodo del 2021: il mercato (immatricolato+ciclomotori) mette in strada 38.338 veicoli, corrispondenti a una flessione dello 0,7%. Nel dettaglio, i ciclomotori fanno segnare il risultato migliore, con una crescita del 6,3% e 2.067 mezzi registrati. Seguono le moto, con 16.336 veicoli targati e un incremento dell’1,3% su maggio 2021. Chiudono gli scooter, che per il quarto mese consecutivo registrano un risultato negativo, con una flessione del 3%, pari a 19.935 veicoli venduti.
DA GENNAIO A MAGGIO – Recupera qualche decimale il cumulato annuo, con una flessione del 2,1% e 131.932 mezzi immessi sul mercato. In territorio negativo solo gli scooter, che registrano 60.873 veicoli pari a un calo del 12,3%. Bene invece le moto, con una crescita dell’8,7% e 63.019 veicoli targati. Ottima la performance dei ciclomotori, che fanno segnare una crescita del 9,1% a fronte di 8.040 mezzi registrati.
MERCATO ELETTRICO – Prosegue vigorosa la spinta degli elettrici, che mettono in strada 1.261 mezzi e crescono del 39,1 rispetto allo stesso mese del 2021. Rimane positivo anche il bilancio dell’anno con 5.610 veicoli venduti, pari a un incremento del 54,8%. Per questo segmento sono ancora attivi gli incentivi statali, che prevedono contributi fino a un massimo di 3.000 euro senza veicolo da rottamare e fino a 4.000 euro a fronte di una rottamazione di un mezzo con una classificazione ambientale fino a Euro 3.