La pioggia spegne l’impeto di Villeneuve
Quarantaduesima puntata
Quella del 1981 è la prima edizione del Gran Premio di San Marino, che si corre a Imola, pista nota per aver ospitato l’anno prima il GP d’Italia. Sul circuito bolognese si era corso nel 1979 il Gran Premio Dino Ferrari, ma non era valido per il Campionato del Mondo.
Sulla griglia c’è Michele Alboreto, che sostituisce l’argentino Ricardo Zunino sulla Tyrrell, così come tornano nel circus le gomme Pirelli (sulle Toleman, che però non si qualificano) e Avon (sulle Fittipaldi di Rosberg e Serra). Al Gran Premio non partecipa la Lotus, bandita come illegale, mentre al giovedì i commissari tecnici mettono sotto osservazione praticamente tutte le monoposto, che presentano soluzioni ritenute non regolamentari.
Davanti al pubblico di casa le Ferrari (prima e sesta al sabato) vogliono fare bella figura e in avvio lasciano tutti sul posto prendendo il largo sulla pista bagnata. Dietro di loro si consuma l’ennesima guerra intestina tra le Williams di Alan Jones e Carlos Reutemann, con l’argentino che per difendere la posizione al via macina l’ala del compagno di squadra. Al 14° giro un errore tattico spegne sul nascere le velleità di vittoria del poleman Gilles Villeneuve: il canadese anticipa la sosta ai box e monta anzitempo le gomme da asciutto. Un azzardo che non paga, visto che al rientro in pista ricomincia a piovere e il 27 della Ferrari è costretto a un altro pit-stop due tornate più tardi. Risultato: 14° posto a un minuto e mezzo dal leader Didier Pironi.
Alle sue spalle sta prendendo forma una prodigiosa rimonta di Nelson Piquet, che si è districato da centro gruppo e in una trentina di giri ha preso la scia del leader. Dopo averlo studiato per bene, il brasiliano al 47° passaggio affonda il colpo e sorpassa Didier alla Variante Alta, involandosi verso la vittoria. Il francese, per resistere al pilota della Brabham, ha distrutto gli pneumatici e nel finale, complice un problema alla bandella destra, è costretto a dare strada anche a Riccardo Patrese, Reutemann e al messicano Hector Rebaque, al miglior piazzamento della carriera.
Villeneuve, penalizzato dalla strategia, sta guidando come una furia e in una trentina di giri è giù riuscito a recuperare un minuto a Piquet. Quando sembra destinato ad arrivare almeno quarto è vittima di un guaio alla frizione che lo blocca al settimo posto, dietro ad Andrea De Cesaris su McLaren, per la prima volta a punti in carriera.