Nona puntata
E’ una giornata storica per Vittorio Brambilla e la March, che conquistano la pole position e partono davanti a tutti nel Gran Premio di Svezia. All’italiano non trema il… piede e allo start conserva la prima posizione, seguito a ruota da Depailler, Jarier, Reutemann, Pace e Lauda. Il primo a uscire di scena è Jarier, che al quindicesimo giro lascia la compagnia per un problema ai freni. Un pugno di chilometri dopo è Brambilla a rallentare vistosamente a causa delle gomme surriscaldate: Reutemann lo passa e va in testa, mentre la March guadagna la via dei box per un pit-stop. Dietro al pilota argentino si accodano Jarier, Pace e Lauda, che sornione studia il da farsi senza impensierire chi gli sta davanti. Al 39° giro l’ennesimo guasto alla Shadow spezza il sogno di Jarier, alla quarta rottura stagionale. Sembra profilarsi una doppietta della Brabham, ma al 42° passaggio Pace va in testacoda e lascia la piazza d’onore all’austriaco della Ferrari, sbigottito da cotanta generosità da parte degli avversari.
Lauda si lancia all’inseguimento di Reutemann, cosciente che la fortuna è dalla sua parte. E infatti l’argentino è alle prese con problemi di sovrasterzo che rendono difficoltosa la guida. L’austriaco, come un avvoltoio che si lancia sulla preda, supera il pilota della Brabham a dieci tornate dalla fine e va a vincere il terzo Gran Premio consecutivo. Clay Regazzoni, con il terzo posto, completa il trionfo della Ferrari, mentre Mario Andretti regala una storica quarta posizione alla scuderia Parnelli.