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Germania 1999, brivido Hakkinen a 320 all’ora

Ventinovesima puntata.

Mika Hakkinen timbra l’ottava pole position stagionale, surclassando in prova il compagno di squadra Coulthard, a secco di partenze al palo, ma precedendo Frentzen e la sua Jordan con motore da qualifica di appena 50 millesimi di secondo. La Mercedes corre in casa e ha tutti i favori del pronostico, forte di una supremazia a tratti imbarazzante. Irvine e Salo, che sostituisce Schumacher sulla Ferrari, possono solo sperare nelle disgrazie altrui per tornare a casa con qualcosa in più di un piazzamento a punti, speranza che si tramuta in realtà. Ancora una volta, infatti, la fortuna non arride al campione del mondo, che incappa nel più pericoloso e drammatico degli inconvenienti: lo scoppio di una gomma in sesta marcia. La McLaren del finlandese, già penalizzato da una sosta lunghissima per un problema al bocchettone della benzina che lo aveva relegato in quarta posizione, si schianta contro le protezioni all’ingesso del motorhome a causa dell’esplosione del pneumatico quando sul display è segnato 320 km all’ora.

Per sua fortuna il pilota ne esce indenne, ma il Mondiale prende una brutta piega perché al primo posto c’è ora la Ferrari di Salo, seguita a ruota da quella di Irvine, in piena corsa per il titolo. Il neo ferrarista lascia strada a Eddie, che vince così il secondo GP di fila. Tra i primattori c’è Barrichello, molto aggressivo nelle prime tornate ma costretto a fermarsi per un guasto meccanico. Protagonista, ma in negativo, Coulthard, che tampona Salo nel tentativo di passarlo ed è costretto a sostituire il musetto: operazione che gli costa sette posizioni. Lo scozzese rimonta fino alla quinta nonostante uno stop and go per taglio di chicane.

Sul podio sorriso amaro per Salo, a cui non capiterà mai più un’occasione del genere, e grande gioia per Irvine, passato, almeno per metà anno, da guardaspalle di Schumacher a prima guida a tutti gli effetti. Sul gradino meno ripido del podio ci sale ancora una volta Frentzen, che fa della regolarità la sua arma migliore. La doppietta in Germania per la Ferrari ha un gusto particolare, e infatti proprio nei giorni successivi GP la Fiat fa pubblicare sui quotidiani tedeschi una pubblicità che ne celebra la vittoria. Sesto posto per la Prost di Olivier Panis, che approfitta del ritiro di Herbert per mettere in cascina il secondo punto stagionale.

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