Alboreto, quattordicesima puntata
Siamo nel 1985 e si corre il Gran Premio di Monaco. Ayrton Senna si conferma re delle pole polition e dimostra di sentirsi particolarmente a suo agio sulle strade del Principato, dove l’anno prima era stato protagonista di una corsa leggendaria al volante della meteora Toleman. Dopo il via della gara, il casco giallo del brasiliano è il primo a spuntare dalla curva Saint Devote, mentre alle sue spalle si accende la bagarre fra Nigel Mansell e Michele Alboreto, con quest’ultimo che brucia l’inglese sul rettilineo dei box e guadagna la seconda posizione. Senna sembra averne di più, ma ancora una volta a tradirlo è la fragilità della sua Lotus, che lo lascia a piedi sul più bello consegnando la testa ad Alboreto. Nelson Piquet e Riccardo Patrese sono protagonisti di un contatto a 200 chilometri orari alla staccata della prima curva: la Brabahm e l’Alfa Romeo si schiantano in una miriade di scintille contro i guard-rail ma i piloti ne escono illesi nonostante un principio d’incendio.
L’italiano e il brasiliano la prendono con filosofia e prima di guadagnare a piedi la via dei box si stringono amichevolmente la mano. Intanto, prosegue il dominio di Alboreto. Il pilota della Ferrari guida alla grande, ma non ha fatto i conti con le insidie di un tracciato cittadino. Se ne accorge a sue spese quando transita sul punto dell’incidente tra Patrese e Piquet, inondato di olio. La Ferrari numero 27 finisce fuori traiettoria e gira largo, circostanza del quale si avvantaggia Alain Prost. Anche Niki Lauda è vittima dello stesso inconveniente e deve ritirarsi. Il francese resta leader per poche tornate, prima di cedere il passo allo scatenato Alboreto, che si riprende il comando con un chirurgico sorpasso all’esterno.
Il rozzanese è una furia, ma la dea bendata non è dalla sua parte, perché lo scoppio di una gomma costringe la Rossa a una sosta imprevista ai box. Prost, ancora una volta, approfitta della situazione per svettare davanti a tutti, mentre Alboreto è protagonista di una bella rimonta culminata con la piazza d’onore, il giro più veloce e i sorpassi nel finale ai danni di Elio De Angelis (3°) su Lotus e all’ottimo Andrea De Cesaris (4°) su Ligier. A punti finiscono anche Derek Warwick e Jacques Laffite.