Le pagelle del Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy: ad Imola trionfa Verstappen
VERSTAPPEN 9 – Trasforma uno dei venerdì più complicati della sua carriera nell’ennesimo trionfo domenicale, questa volta al cardiopalma perché non è stato ottenuto con la solita fuga alla Fausto Coppi. Max-il-fenomeno firma un capolavoro di rara bellezza, uno dei più difficili e per certi versi inattesi della sua strabiliante carriera. Il confronto tra lui e l’altra Red Bull di Perez è impietoso: al sabato Max fa la pole e Checo non entra in Q3; alla domenica Verstappen timbra la vittoria numero 59 (la terza a Imola) e il messicano chiude ottavo a quasi un minuto. McLaren e Ferrari sono sempre più vicine, ma contro questo Verstappen non basta avere una macchina più veloce, serve fare i miracoli! Nel frattempo l’alieno ha piantato un’altra bandierina sulla luna.
NORRIS 9 – Stesso voto del suo amico-rivale Verstappen, che avrebbe battuto per la seconda volta consecutiva se solo la corsa fosse durata uno o due giri in più. La vittoria a Miami ha reso Lando ancora più consapevole del proprio talento. In più ha fra le mani una McLaren in grande crescita, che vola anche con Oscar Piastri. Le frecce arancioni, al momento, sono più veloci delle Ferrari. Si preannuncia un’estate caldissima, con tre team in grado di contendersi le vittorie a ogni GP.
LECLERC 7,5 – Infiamma Imola con un venerdì stellare, nel quale illude i tifosi. Al sabato torna sulla terra, ridimensionato dal solito Verstappen e dalle McLaren. In gara dà l’anima, chiudendo a “soli” otto secondi dal leader. Tanta roba rispetto a un anno fa. Il quarto podio stagionale e i tre quarti posti in sette gare (oltre al secondo e al quarto posto nelle due sprint race fin qui disputate) tengono accese le speranze in chiave iridata. E’ il primo degli “umani” dietro all’alieno. In Emilia ottiene il podio numero 34 in carriera. E ora si va a Montecarlo, casa sua.
PIASTRI 7 – Ottime qualifiche, macchiate da una penalità per “impeding” che probabilmente gli costa il podio. In gara batte Sainz ma non insidia mai Leclerc. Il futuro è tutto suo.
SAINZ 6 – Costantemente all’ombra di Leclerc. Il quinto posto, dietro al compagno e alla due McLaren, non può soddisfarlo.
HAMILTON 6 – Sei come il piazzamento dopo 63 giri di agonia. Da un sette volte campione del mondo ci si aspetta molto di più ma, a onor del vero, con questa Mercedes (al 300esimo GP iridato con 125 successi) c’è poco da fare.
RUSSELL 5,5 – Nessun guizzo. E finisce negli scarichi del compagno per la seconda volta consecutiva.
PEREZ 4 – Parte a centro gruppo e fatica a venir su. Finisce ottavo, perdendo il secondo posto in campionato.
STROLL 6 – Due punti salva domenica per Lance e l’Aston Martin, “tradita” da un Alonso stranamente sotto tono.
TSUNODA 7 – Il giapponesino trapiantato a Faenza va ancora a punti con la RB: possibile che la casa madre non lo stia considerando per il dopo Perez?
HULKENBERG 6 – Al sabato “regala” involontariamente la scia a Verstappen, che grazie a lui ottiene la pole. Alla domenica lotta come un leone per la zona punti, che manca per poco. Bravo comunque.
ALPINE 5 – Piccoli segnali di vita per la scuderia francese, soprattutto da Ocon. Per Gasly, che vive in Italia e nel 2020 vinse a Monza con l’Alpha Tauri, un mediocre 16esimo posto.
SAUBER e WILLIAMS 4 – Ancora a secco nella classifica Costruttori. Il bilancio è gravemente insufficiente.