E’ stato un week-end positivo per la Suzuki a Silverstone. Alex Rins, dopo una lunghissima serie di risultati negativi, che lo avevano minato nello spirito, è finalmente riuscito ad agguantare un podio. Una boccata d’ossigeno per il pilota di Barcellona, che sulla pista inglese si trova particolarmente a suo agio, visto che ci aveva vinto nel 2019. E’ andata meno bene a Joan Mir, campione del mondo in carica, arrivato solo nono al termine di una corsa in cui ha fatto il… gambero.
Dopo un inizio di gara promettente, infatti, il maiorchino ha perso via via terreno chiudendo lontanissimo dai primi e riuscendo a racimolare la miseria di sette punti. Ciononostante, Mir è sempre secondo nel Mondiale, alle spalle del fuggitivo Fabio Quartararo. Ma se fino alla vigilia del GP inglese Joan divideva la piazza d’onore della classifica con Pecco Bagnaia, ora si è sganciato dall’italiano, restando da solo nel ruolo di primo inseguitore del Diablo.
FORMULA ZERO – Nel frattempo a Spa Francorchamps, in Belgio, andava in scena uno dei Gran Premi di Formula 1 più contestati della storia. A causa della pioggia, caduta ininterrottamente per tutta la giornata, la gara domenicale si è trasformata in una breve e inutile passerella dietro alla safety car. In virtù dei piazzamenti conquistati nelle qualifiche del sabato (anch’esse bagnate) Max Verstappen su Red Bull ha vinto il mini Gran Premio davanti alla Williams di George Russell, al primo podio in carriera. Insomma, anche per la scuderia inglese quella di domenica 29 agosto è una data da cerchiare sul calendario con il pennarello rosso.
Ma perché associare Suzuki e Williams che corrono in campionati, e soprattutto sport, diversi? Perché alla vigilia dei due GP, Mir e Rins hanno fatto visita al quartier generale della Williams Racing, che dista pochi chilometri da Silverstone. Una visita che ha portato fortuna a entrambi i team, che hanno conquistato un podio a testa.
IL MUSEO – La Williams fu fondata nel 1977 da Frank Williams e Patrick Head ed è una delle scuderie più titolate della storia. Ha vinto nove Mondiali Costruttori e sette Mondiali piloti. Ha trionfato in 114 dei 758 Gran Premi disputati. Durante la loro visita a Grove, Mir e Rins hanno potuto ammirare alcune delle monoposto che hanno corso nel Mondiale di Formula 1 dal 1977 a oggi, a cominciare dalla FW43B con cui Russell e Nicholas Latifi stanno disputando il Mondiale 2021.
I due centauri spagnoli hanno poi ammirato la FW40 portata in pista da Felipe Massa nel 2017 e la FW14B, con cui Nigel Mansell vinse il Mondiale nel 1992. Tra le monoposto più iconiche anche la FW07 di Clay Regazzoni: è la macchina che nel 1979 regalò la prima vittoria al team, proprio sulla pista di Silverstone. Non poteva mancare, nel museo Willliams, la FW16 guidata per appena tre gare da Ayrton Senna prima dell’incidente mortale del 1994 a Imola. Joan e Alex hanno avuto la possibilità di pilotare la monoposto, ma solo al simulatore.