Le pagelle del Gran Premio di Monaco.
LECLERC 10 – Vincere è bellissimo, farlo a casa propria è ancora meglio. Il principe diventa re nel giorno più importante, sotto la sua bandiera, davanti ai suoi tifosi. A Monaco, dove vive, Charles è stato capace di trovare l’alchimia giusta. E ad apportare alla Ferrari il giusto correttivo per rendere magico il week-end. Il successo è figlio di un giro da qualifica sontuoso: a Montecarlo, nel circuito-salotto, il sabato conta più della domenica. Charles vince per la sesta volta in F.1, come Gilles Villeneuve, che proprio a Monaco firmò uno dei suoi capolavori più belli. Due epoche, due grandissimi piloti. Uniti dal coraggio, dal carisma e dal talento. La roulette al casinò dice 27 e 16, come i loro iconici numeri.
PIASTRI 9 – Week-end da fenomeno per il quasi esordiente australiano, che mette pressione a Leclerc sia in qualifica che in gara, senza trovare il guizzo vincente. A Charles basta gestire, perché il botto iniziale di Perez con le due Haas ha neutralizzato la gara ed evitato ai team l’obbligo di fermarsi a sostituire gli pneumatici. La McLaren vale la Ferrari: la differenza l’ha fatta Leclerc.
SAINZ 8 – Si cala nei panni dello scudiero e fa bene il suo lavoro. Il top sarebbe stato mettere il muso davanti a Piastri per agevolare la fuga del compagno, ma al primo tentativo ci rimette uno pneumatico. Può ripartire grazie al terribile incidente dopo il via e si guadagna un meritato podio tenendo a bada Norris senza prendere troppi rischi. La Ferrari lo rimpiangerà.
NORRIS 6,5 – Paga qualifiche non eccezionali e recrimina per la bandiera rossa che rimette in gioco Sainz, altrimenti sarebbe stato ancora da podio.
RUSSELL 6,5 – Arriva al traguardo nella stessa posizione in cui è partito, come i primi dieci. Tiene dietro Verstappen ed Hamilton. Il suo lo ha fatto.
VERSTAPPEN 5 – Incredibile, è umano anche lui! Mai protagonista nelle libere, sesto in qualifica e sesto al traguardo. Si accende a intermittenza. Una gara da normal one per il Fenomeno olandese, battuto dalle Ferrari, dalle McLaren e schiacciato per 78 interminabili giri nel “panino” delle Mercedes. Per la Red Bull è il primo vero campanello d’allarme: il dominio sta finendo?
HAMILTON 6,5 – Lotta con Max, e questa è già una notizia, poi firma il giro più veloce e si prende il punto addizionale. Con questa Mercedes ha la sofferenza come compagna di viaggio.
TSONODA 7 – Quarto piazzamento a punti consecutivo per il bonsai di Faenza, ottavo al traguardo. La Red Bull ha il futuro in casa.
ALBON 7 – Primi punti per la gloriosa Williams, o ciò che ne resta. Due punticini iridati pesantissimi e sudati.
GASLY 6,5 – Il contatto con Ocon pareva presagire a un’ennesima domenica da incubo per il team tutto francese. Invece ne fa le spese il solo Esteban, mentre Gasly mantiene la decima di posizione e cancella lo zero dalla colonna dei punti stagionali.
ALONSO 4 – Irriconoscibile. Proprio su una pista che l’ha visto tante volte protagonista.
PEREZ 3 – L’incidente al via è anche figlio di qualifiche da incubo: 18esimo in griglia con la Red Bull! Esce illeso dal botto con le Haas ed è l’unica cosa positiva del suo fallimentare week-end.