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Re Carlos

Le pagelle del Gran Premio di Singapore

SAINZ 10 – Re Carlos è in forma smagliante. Bissa la pole di Monza e completa l’opera con una gara sontuosa, che gli vale il secondo hurrà della carriera. Ridimensiona Leclerc, candidandosi al ruolo di prima guida per il finale di stagione. Velocissimo per tutto il week-end, tatticamente impeccabile quando offre a Norris la scia per farsi coprire le spalle dall’assalto delle arrembanti Mercedes. Da mesi la stampa spagnola va dicendo che la Ferrari punta sul… cavallino sbagliato: e se avesse ragione?

NORRIS 9 – E’ Norris-show a Singapore. La McLaren horror di inizio stagione ha ceduto il passo a una freccia color arancione: veloce in qualifica, competitiva in gara. A Lando, pilota di incredibile talento, manca solo la vittoria, che in quasi cento GP iridati gli è sempre sfuggita. Nel finale di gara l’ex compagno Sainz gli “regala” il DRS, lui in cambio gli fa da bodiguard negli ultimi infuocati giri. Sul podio è festa grande per entrambi. Due avversari, ma anche due amici.

HAMILTON 7 – Lewis sale sul podio per la milionesima volta in carriera ma lo fa con il broncio: voleva di più. Un campione vero non si accontenta mai. E lui lo è. Nel finale punge il muretto via radio: avrebbe voluto strada da Russell per attaccare Sainz e Norris, alleati contro le frecce nere. Lance si è fatto fuori da solo, ma quando ormai era troppo tardi.

RUSSELL 6 – Gara tutta d’attacco, che poteva vincere e che invece lo vede tornare a casa con un pugno di mosche in mano. Sbatte all’ultimo giro, gettando alle ortiche il podio che gli sarebbe comunque andato stretto. Hamilton ringrazia, lui mastica amaro.

LECLERC 6,5 – Gara di sacrificio, condizionata dallo strapotere di Sainz ma anche dalla sfiga. Con la safety car in pista, lui entra ai box al momento giusto, ma dopo il cambio gomme deve aspettare una vita prima di poter ripartire. La colonna di auto nella pit lane sembra quella che si forma il sabato mattina al distributore di benzina più economico. Charles perde quattro posizioni, che diventano cinque dopo un lungo in pista. Rimonta e chiude quarto, dopo aver aiutato Carlos a contenere le Mercedes. La Ferrari è tornata, ma con un altro cavallo vincente.

VERSTAPPEN 5,5 – Da non crederci: la Red Bull sembra un’auto “normale”, forse anche peggio di un’auto normale. A Singapore fa una fatica incredibile. Max, reduce da dieci successi di fila, limita i danni e arriva quinto. Un piazzamento che supera perfino le aspettative della vigilia. Le prove sono uno shock, la gara una sofferenza. Qualcuno insinua perfino il dubbio che in Red Bull lo abbiano fatto apposta per convincere gli organizzatori a non stravolgere i regolamenti per rallentarli. Chissà.

LAWSON 7,5 – Il sostituto di Ricciardo cresce di gara in gara. A Singapore la combina “grossa”: top-10 sia in qualifica che in gara. Il nono posto finale gli regala i primi punti in Formula 1. L’Alpha Tauri ora è a un bivio: a chi darà il volante quando Daniel si sarà ripreso dall’infortunio alla mano? Comunque vada, Lawson, scuola Red Bull, ha prenotato un posto fisso nel circus.

ALONSO 5 – Fuori dai punti dopo una gara da incubo, condizionata da una penalità.

PEREZ 4 – L’anno scorso qui aveva vinto. Ora arranca a centro gruppo.

ALBON 6 – Meno brillante del solito, ma comunque a pochi decimi dalla top-10

MAGNUSSEN 6,5 – Un punticino per festeggiare il rinnovo.

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