Le pagelle del Gran Premio di Formula 1 di Las Vegas
Verstappen 10. Il voto è per la conquista del titolo, tutt’altro che scontato alla luce dei progressi della McLaren. Max ha gestito alla grande il vantaggio accumulato nella prima parte di stagione mettendo in cassaforte il Mondiale con due gare d’anticipo. La RedBull, che quest’anno ha potuto contare solo su di lui, ora è davanti a un bivio: perso Newey, cosa le riserverà il futuro?
Roulette Russell
Russell 10. Semplicemente perfetto. Alla roulette il numero più alto è il 36, ma se invertiamo le cifre ecco il 63! George sbanca Las Vegas e toglie un po’ di scena a Max Verstappen, che festeggia il quarto titolo consecutivo senza la ciliegina del podio. Fra le stradine della città del gioco e del vizio la Mercedes (voto 9) torna la freccia d’argento e firma una doppietta che sa di rivincita. Russell fa Jackpot: timbra la pole position al sabato e domina il Gran Premio mantenendo la leadership dal primo all’ultimo metro. Viva Las Vegas!
Hamilton 8. Male in qualifica, un fulmine in gara. Lewis vorrebbe salutare il mondo Mercedes regalando al team l’ultima vittoria, ma contro questo Russell può solo accontentarsi della piazza d’onore. Si giocherà tutte le fiches sui tavoli del Qatar e di Abu Dhabi.
Sainz 7. Fa arrabbiare Leclerc, e non è la prima volta. Ma cosa chiedere di più a un pilota che fra due settimane si toglierà (forse) per sempre la tuta rossa dopo anni al servizio della squadra? Il podio di Carlos tiene vive le speranze del Cavallino in chiave Mondiale Costruttori, ed è ciò che conta davvero.
Leclerc 6,5. Partenza da campione, gestione delle gomme da rivedere. Ma un attaccante come lui vuole il sorpasso a tutti i costi e pazienza se l’usura ti presenta poi il conto. La verità è che in questa Formula 1 gli pneumatici contano più della meccanica e del pilota messi insieme, e questo è inaccettabile. La polemica con Sainz non è una novità nei box della Rossa, ma ben venga se è finalizzata a cementare la squadra in vista del gran finale.
Norris 5. Si è spento sul più bello. L’involuzione della McLaren ha messo una pietra tombale sulle sue ambizioni iridate. C’era una volta il pilota macchietta: Lando ora sorride meno e, se non si darà una mossa, rischia di fare perdere alla sua squadra anche il Mondiale Costruttori.
Piastri 5. Come sopra, con la differenza che si giocava il titolo piloti. L’australiano ha perso smalto e grinta. E’ passato dal poker servito a una coppia di 3…
Hulkenberg 7. Altro giro, altro piazzamento a punti per l’alfiere della Haas. La scuderia americana ha raccolto più di quanto si pensava, e il prossimo anno promette di fare ancora meglio.
Tsunoda 7. Bravo anche il giapponese, che porta punti in cascina alla causa RB.
Perez 5. Il doppio sorpasso su Lawson e Magnussen vale il prezzo del (costoso) biglietto, ma al traguardo è solo decimo e nella classifica del Mondiale è ottavo a -251 da Verstappen che guida l’auto gemella. What else?