Norris da 110 e lode a Miami: vince il primo GP della carriera al 110° tentativo. Le pagelle del GP.
NORRIS 10 – E la lode arrivò con il 110! Proprio nel giorno della sua centodecima gara in Formula 1, Lando rompe il ghiaccio con la vittoria (non saliva sul gradino più alto del podio dal 2018, ultima stagioneo in Formula 2). Una maledizione che si è interrotta nel Gran Premio-show di Miami, che ha consacrato il pilota della McLaren nell’olimpo dei vincenti. L’incerottato inglese (alla vigilia si è procurato una misteriosa ferita al naso) ha fatto il… Verstappen. A suon di giri veloci, ha recuperato l’handicap di una qualifica non proprio ottimale e, con l’aiutino della safety car, ha scavalcato il campione del mondo al quale ha poi rifilato più di sette secondi. Avrebbe trionfato lo stesso? Impossibile rispondere. Dopo 15 podi, finalmente non ci sarà più lo zero alla voce vittorie.
VERSTAPPEN 8 – Pole e vittoria nella gara sprint, pole e secondo posto nel GP, eppure in molti hanno giudicato negativo il week-end del Fenomeno. E’ il prezzo da pagare per chi da tre anni è considerato una vera e propria calamita di primati, piccoli e grandi. La sconfitta di Max riaccende nella concorrenza la fiammella della speranza: non è scontato che sarà un campionato monocorde fino alla fine. Per un giorno Max è umano, ma senza la safety car forse avrebbe vinto anche questa.
LECLERC 7,5 – Colleziona podi e fa della regolarità la sua arma più affilata. Ma finché non metterà i piedi sul gradino centrale, la luce nei suoi occhi non sarà sfavillante.
PEREZ 5,5 – Guadagna una posizione in virtù della penalità inflitta a Sainz dopo la gara. Chiude quarto, ai piedi del podio, e in classifica generale supera quota 100. Tra lui e Verstappen ci sono appena 33 punti, ma il divario in termini di talento e velocità è abissale. Combina un pasticcio in partenza, quando arriva come un tornado alla prima curva e rischia di fare strike usando le Ferrari e il suo compagno come birilli.
SAINZ 6 – Fa a sportellate con Piastri e si becca una penalizzazione a motori ormai freddi. In avvio è penalizzato dalla manovra kamikaze di Perez, poi prende la scia di Leclerc e per una manciata di giri dà l’impressione di essere più veloce. Carlos vuole lasciare un bel ricordo ai tifosi del Cavallino.
PIASTRI 6,5 – Si prende il lusso di guidare il Gran Premio per qualche giro, ma la strategia e il contatto con Sainz lo riportano sulla terra e lo cacciano nelle retrovie. Finisce la gara fuori dalla zona punti, con la piccola soddisfazione di firmare il giro più veloce.
HAMILTON 6,5 – Il Leone lotta come ai vecchi tempi, dando l’anima per acciuffare almeno il quinto posto. Obiettivo fallito, ma con questa Mercedes anche una sesta piazza non è da buttare via.
TSUNODA 7 – Sette come il piazzamento. Il giapponese è la rivelazione del 2024: veloce e costante, va a punti per la terza volta in stagione.
RICCIARDO 7 – La contro-performance nel GP di domenica non può offuscare ciò che ha “combinato” sabato: quarto nella gara sprint! Un piazzamento che vale come una vittoria. Una rivincita figlia delle polemiche e della rabbia accumulata in questi mesi difficili.
ALONSO 5 – Lento con l’Aston Martim, veloce con la lingua. Chiude nono un GP in costante difficoltà e a margine se la prende con la direzione gara che penalizzerebbe i piloti spagnoli.
OCON 6,5 – Regala il primo punticino all’Alpine. Sembra una cosa di poco conto, invece vale come oro.
MAGNUSSEN 4 – Ne combina di tutti i colori. E’ il re delle penalità.
Ordine d’arrivo Gran Premio di Miami
1. Norris, 2. Verstappen, 3. Leclerc, 4. Perez, 5. Sainz, 6. Hamilton, 7. Tsunoda, 8. Russell, 9. Alonso, 10. Ocon.
Classifica Mondiale Piloti
Verstappen 136, Perez 103, Leclerc 99, Sainz e Norris 83, Piastri 41, Russell 37, Alonso 33, Hamilton 27, Tsunoda 14, Stroll 9, Bearman e Hulkenberg 6, Ricciardo 5, Magnussen e Ocon 1.
Classifica Mondiale Costruttori
Red Bull 239, Ferrari 187, McLaren 124, Mercedes 64, Aston Martin 42, Racing Bulls 19, Haas 7, Alpine 7, Williams e Sauber 0.