La Formula 1 copia la Superbike. Sabato pomeriggio il circuito inglese di Silverstone ha tenuto a battesimo la prima Superpole race della storia. Sulla stessa pista dove nel 1950 si tenne la prima gara valevole per il Mondiale e dove l’anno successivo si registrò il primo trionfo di una monoposto Ferrari, si è corso un mini Gran Premio sulla distanza di 17 giri e cento chilometri. La Superpole race, introdotta in via sperimentale, ha sostituito le tradizioni qualifiche del sabato. La “gara corta” è infatti servita a stabilire l’ordine di partenza del GP vero e proprio, in programma oggi pomeriggio (domenica). Ma non solo: ha assegnato punti ai primi tre piloti classificati (tre al primo, due al secondo e uno al terzo).
IN SUPERBIKE INTRODOTTA NEL 2019 – Tutto ciò sulla falsariga di quanto accade già da tre stagioni nel Campionato del Mondo riservato alle moto derivate dalla serie. Dal 2019, infatti, ogni round della Superbike prevede ben tre gare. Alle tradizionali due (una il sabato e un’altra la domenica, ma in passato si correvano entrambe la domenica) è stata recentemente aggiunta la mini gara della domenica mattina, che si corre su una distanza dimezzata. I piloti che terminano la Superpole ai primi nove posti, oltre a prendere punti, scattano dalle prime tre file in gara-2. La gara sprint ha tanti estimatori, ma sta andando incontro anche a qualche critica. C’è già chi vorrebbe tornare al vecchio format.
SI REPLICA A MONZA – In F.1, dicevamo, siamo ancora in una fase di sperimentazione. La Superpole race, infatti, d’ora in avanti non si disputerà su tutte le piste. Da qui alla fine del Mondiale 2021 si replicherà solo a Monza e, se l’appuntamento dovesse essere confermato, in Brasile. Durante la gara sprint i piloti hanno potuto montare gomme di qualsiasi mescola e non sono stati obbligati a effettuare almeno una sosta ai box. Insomma, un Gran Premio vecchia maniera che ha strappato consensi. Le tradizionali qualifiche del sabato non sono scomparse del tutto. La Q1, la Q2 e la Q3 sono stata anticipate al venerdì e sono servite a stabilire la griglia della gara sprint.
MAX NELLA STORIA – Per quanto riguarda l’esito della corsa, ha vinto Max Verstappen su Red Bull davanti a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, entrambi su Mercedes. L’olandese (l’immagine di copertina è del fotografo Franco Bossi), leader del Mondiale, è scattato come una saetta dalla seconda casella della griglia bruciando il sette volte campione del mondo, che ha poi tentato invano di riprendersi la prima posizione. Il pilota della Red Bull ha così conquistato la prima Superpole race della storia. Per Lewis la consolazione della “pole fantasma” del sabato e del giro più veloce in gara. Ma entrambe non faranno statistica. La pole ufficiale è infatti di Max Verstappen. Una beffa in più per l’inglese.
FULMINE ALONSO, SFORTUNA SAINZ – Quarto il ferrarista Leclerc, autore di una gara regolare e scandita da buoni cronologici. Alle sue spalle le due McLaren di Norris e Ricciardo, settimo uno straordinario Alonso, autore di ben sei sorpassi al via. Fernando è partito come un fulmine, salendo addirittura al quinto posto. Chiudono i dieci Vettel, Russell e Ocon. 11° l’altro ferrarista Sainz, che ha perso posizioni al via per un contatto con la Williams di Russell. Testacoda e ritiro per Perez, su Red Bull. Tra poche ore si torna in pista.