No, non stiamo parlando del Professore della serie TV “La Casa di Carta”, ma di uno dei più grandi piloti di Formula 1 della storia. Alain Prost era soprannominato il “Professore” per la sua abilità di analizzare e pianificare le gare in modo meticoloso. Era noto per l’attenzione ai dettagli e la capacità di comprendere i dati tecnici e le informazioni sulla pista, utilizzando queste conoscenze per pianificare le sue strategie di gara. Era anche noto per la calma alla guida, che gli permetteva di gestire gli pneumatici e il carburante in modo efficiente, acquisendo così un vantaggio sugli altri piloti. Questo approccio calcolato e razionale gli ha permesso di diventare uno dei piloti più vittoriosi della storia della Formula 1. Prost è stato uno dei più grandi piloti di sempre e ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo delle corse. Nato il 24 febbraio 1955 a Lorette, in Francia, iniziò a gareggiare con i go-kart all’età di 15 anni, prima di passare alle corse su pista nel 1974.
La carriera in Formula 1 è stata straordinaria, con quattro titoli mondiali e 51 vittorie in carriera. Ha corso per diverse squadre di primo piano – Renault, McLaren, Ferrari e Williams – e battagliato contro alcuni dei più grandi piloti della storia, come Ayrton Senna e Nelson Piquet, solo per citarne due.
Il primo Mondiale è arrivato nel 1985 con la McLaren, dopo che l’anno precedente aveva perso il titolo per appena mezzo punto, a vantaggio del compagno Niki Lauda. Nel 1986 il francese ha conquistato il suo secondo titolo, spuntandola contro Nigel Mansell di sole due lunghezze. Il 1987, invece, è stato un anno difficile per lui, chiuso al quarto posto dietro a Piquet, Mansell e Senna.
Il 1988 è stato l’anno del primo Mondiale di Senna ma anche quello in cui la rivalità tra i due piloti della superlativa McLaren è esplosa. Niente in confronto a ciò che sarebbe accaduto nel 1989. Nel Gran Premio del Giappone c’è stato un contatto tra i due rivali che ha messo fuori gioco entrambi. Il brasiliano è riuscito a ripartire grazie ai commissari e tagliando una chicane: a fine GP è stato squalificato e il titolo è andato al francese, tra le polemiche. In inverno Alain ha lasciato la McLaren e si è accasato con la Ferrari. La prima stagione a Maranello è stata positiva. Ma nel Gran Premio del Giappone (ancora lui…), penultima prova del campionato, un altro incidente, volontariamente provocato da Senna, ha posto fine alla gara di entrambi e consegnato il titolo ad Ayrton. Un finale amaro, di cui si parla ancora oggi.
Prost è rimasto in Ferrari anche nel 1991, ma è stata una stagione sfortunata. Pur non vincendo il titolo mondiale con la rossa, ha comunque vinto cinque gare e dimostrato di essere ancora un pilota di altissimo livello. Il 1992 è stato un anno sabbatico per il francese, che è rientrato in F.1 nel 1993 con la Williams, vincendo il suo quarto e ultimo titolo Mondiale. Dopo la stagione 1993, Prost ha annunciato il ritiro dalla Formula 1. Al di là dei successi in pista, Prost è noto anche per la sua personalità calma e riservata. Ha anche avuto un ruolo importante nella lotta per la sicurezza dei piloti. Dopo la morte del rivale Ayrton Senna nel 1994, Prost ha lavorato per migliorare la sicurezza delle vetture in Formula 1 e ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo del sistema HANS (Head and Neck Support), che ora è obbligatorio per tutti i piloti in Formula 1.
Inoltre, è stato anche il fondatore di un proprio team di Formula 1, la Prost Grand Prix, che ha corso dal 1997 al 2001 senza ottenere grandi successi (in 83 GP nessuna vittoria e tre podi). Oltre alla sua carriera in Formula 1, Prost ha anche partecipato a diverse gare di durata e rally, dimostrando la sua versatilità come pilota.
In sintesi, è stato uno dei più grandi piloti della Formula 1, con quattro titoli mondiali e una carriera di successo che si è estesa per più di un decennio. La sua rivalità con Senna è stata una delle più intense della storia dello sport. Nonostante il suo ritiro dalla Formula 1, Prost rimane una figura rispettata e ammirata nel mondo delle corse automobilistiche.