Quando, a una manciata di giri dalla bandiera a scacchi, ha urlato via radio di avere un problema al pedale dell’acceleratore, in milioni, davanti alla tv, hanno presagito l’ennesima sventura. Invece, questa volta, Charles Leclerc è riuscito a portare al traguardo la sua Ferrari. E, soprattutto, è riuscito a farlo prima di tutti gli altri! Sì, perché il monegasco è tornato alla vittoria in un Gran Premio dopo mesi di digiuno, sfatando quella che stava diventando una vera e propria maledizione. In tanti pensavano che fosse necessario un esorcismo per rivedere il Predestinato sul gradino più elevato del podio. E invece è stata sufficiente una gara senza safety car… La virtual, infatti, non ha stravolto l’ordine delle posizioni.
Alla vigilia dell’11esimo appuntamento del Mondiale 2022, il Red Bull Ring, un tempo chiamato A1 Ring o, per i nostalgici, Zeltweg, non sembrava la pista migliore per battere un Max Verstappen in stato di grazia. In Austria, peraltro, l’olandese è praticamente di casa, perché l’autodromo della Stiria è di proprietà dell’imprenditore Dietrich Mateschitz, l’inventore della bibita energetica più famosa al mondo nonché proprietario della Red Bull Racing. Qui Max è sempre andato fortissimo, sospinto da una marea arancione che dalla vicina Olanda si sposta in massa verso l’Austria. Come da copione, il campione del mondo in carica ha dominato il venerdì e il sabato, conquistando pole position e gara sprint. Ma la domenica la musica è cambiata: Max ha ingoiato un boccone amaro, finendo la gara alle spalle della Ferrari numero 16.
C’è da dire che Verstappen ha limitato i danni, perché pur guidando una Red Bull con evidenti problemi di assetto, è comunque riuscito a conquistare il secondo posto e il giro più veloce in gara, che in soldoni significano 19 punti in cascina. Solo sei in meno del vincitore del GP. L’olandese è stato bravo a sfruttare l’ennesimo problema di affidabilità di una Ferrari. Questa volta a tradire un pilota della Rossa è stata la monoposto numero 55, guidata da Carlos Sainz. Lo spagnolo sarebbe agevolmente salito sulla piazza d’onore se il suo motore non fosse letteralmente andato a fuoco, creando peraltro una situazione di pericolo per il pilota. Carlos, in un colpo solo, ha gettato alle ortiche il secondo posto nel GP e si è allontanato dalla vetta della classifica iridata, ora distanze 85 lunghezze. La sua resta comunque una buona gara. In virtù dell’uscita di scena di Sainz, sul gradino più basso del podio è salito Lewis Hamilton, autore di una grande rimonta. Il sette volte campione del mondo, reduce da un incidente in qualifica che lo ha costretto a scattare da centro gruppo nella gara sprint, è risalito fino al podio grazie a una gara old style, tutta all’attacco.
Alle spalle dell’inglese si è classificato l’atro alfiere della Mercedes, George Russell, penalizzato in avvio di GP per aver causato il testacoda che ha in pratica estromesso dalla gara Sergio Perez, con l’altra Red Bull. Quinto un sempre più costante Esteban Ocon su Alpine, sesto uno strepitoso Mick Schumacher, al miglior piazzamento in Formula 1 della sua ancora giovane carriera. Il figlio del grande Michael si era sbloccato a Silverstone, arrivando ottavo, dopo aver inanellato una lunghissima sequela di zeri. Un piazzamento che, evidentemente, gli ha dato una grandissima spinta in vista della seconda parte della stagione.
Nella gara sprint di sabato in Austria, Mick ha sfiorato la zona punti dopo una battaglia all’arma bianca con Hamilton. Domenica, infine, è stato protagonista di sorpassi mozzafiato, che lo hanno portato per la prima volta in carriera in top-6. Merito anche di una Haas sempre più competitiva e autentica sorpresa del week-end austriaco. A punti anche Norris, Magnussen, Ricciardo e Alonso, partito ultimo. Nella classifica del Mondiale piloti, Verstappen sale a quota 208, seguito da Leclerc a 170. Il monegasco ha scavalcato Perez, fermo a 151, 18 punti in più di Sainz, stabile a 133 punti. Quinta e sesta le due Mercedes, con Russell che ha finora incamerato 128 punti, mentre Hamilton ne ha messi insieme 109. Nel Campionato riservato ai Costruttori, comanda la Red Bull con 369 punti, davanti alla Ferrari con 303. Seguono Mercedes a 237, McLaren e Alpine a 81, Alfa Romeo 51, Haas 34, AlphaTaury 27, Aston Martin 18, Williams 3.