Le pagelle del Gran Premio di Monaco.
VERSTAPPEN 10 – Simply the best, verrebbe da intonare. Un modo per rendere omaggio a Tina Turner, la regina del rock che ci ha lasciato qualche giorno fa, e per descrivere in tre parole il vincitore del Gran Premio di Monaco. Sulle stradine del Principato è andato in scena il Verstappen-show. L’olandese, già bicampione del mondo, ha confermato di essere il migliore, sia in qualifica che in gara. Sul giro secco ha compiuto un vero e proprio miracolo grazie a un T3 da fantascienza che ha spento i bollori di un intramontabile Alonso. Max ha accarezzato i guard-rail per guadagnare quei millesimi che gli hanno permesso, con un colpo di reni degno del miglior Usain Bolt, di battere lo spagnolo e scattare davanti a tutti. La pole a Montecarlo equivale a una mezza vittoria. In gara, poi, l’olandese volante ha gestito a suo piacimento la situazione, sia sull’asciutto che sul bagnato. Essendo davanti e dettando lui il ritmo, con l’arrivo della pioggia aveva tutto da perdere. E invece non ha sbagliato una virgola, mantenendo calma e leadership. Un fine settimana perfetto, che lo proietta nell’olimpo dei più grandi e a +39 in classifica. Per la Red Bull (9) è la sesta vittoria consecutiva.
ALONSO 9 – Sarà una banalità, ma senza Verstappen avrebbe fatto pole e vittoria. Intanto, sale sul podio per la 103esima volta in carriera, come Kimi Raikkonen. Fernando ha ritrovato lo smalto di un tempo, a dispetto dei suoi 41 anni. A un’età in cui tanti suoi ex colleghi guardano le corse in televisione, lui regala spettacolo in pista, dando la paga a tanti ragazzini, compagno di team compreso (Stroll 4). Un fenomeno a cui manca solo il gradino più alto del podio. Ma è solo una questione di tempo. Ci riproverà domenica a casa sua, in Spagna.
OCON 8,5 – Il francese, ex compagno di Alonso, torna sul podio (il terzo in carriera) e lo fa al termine di una gara estrema. L’Alpine sta crescendo, e con lei un Esteban sempre più protagonista. Un risultato che dimostra come la vittoria in Ungheria di due anni fa non fosse casuale. Bravissimo a respingere gli assalti di Sainz e di Hamilton e a difendere un podio che a Montecarlo vale triplo. Il settimo posto di Gasly (6,5) completa la bella giornata per l’Alpine.
MERCEDES 6 – La scuderia tedesca corre in difesa. Ormai l’obiettivo massimo è il podio, sia con Hamilton (che firma il giro più veloce – voto 6) che con Russell (penalizzato di 5 secondi – voto 6). Il quarto e il quinto posto sono un brodino caldo, ma resta la soddisfazione di aver lasciato entrambe le Ferrari alle spalle. In attesa di tempi migliori, meglio accontentarsi.
FERRARI 5 – Come dice la legge di Murphy, se qualcosa può andare peggio state sicuri che lo farà. Nel marasma scoppiato con l’arrivo della pioggia, gli unici a perdere posizioni sono i ferraristi. Solo un caso? Sainz (6) sbaglia e ci può stare, ma come al solito ai box sono poco reattivi e dopo il cambio gomme sia lui che Leclerc (5,5) si ritrovano dietro a entrambe le Mercedes. “Un rischio che non ha pagato”, si è giustificato Vasseur. Charles, inoltre, che queste strade le conosce a memoria perché ci abita, commette un’ingenuità in prova che vanifica una buona terza posizione sulla griglia. Di male in peggio. Un altro anno buttato? Un’altra stagione maledetta?
McLAREN 6,5 – Primi segni di ripresa per la scuderia plurititolata, dopo essere stata sull’orlo di una crisi di nervi. Sia Norris (9° – voto 6,5) che Piastri (10° – voto 6) vanno a punti, ma entrambi finiscono doppiati. Senza safety car, il divario con la Red Bull è superiore al giro. Incredibile ma vero.
PEREZ 4 – Sbaglia in prova e poi le tenta tutte, anche di strategia, per tentare la risalita. Le prova tutte… ma le sbaglia tutte. La sfortuna non è un alibi. E così finisce la gara nelle retrovie. Il sogno del Mondiale è un po’ più lontano, già a -39.
TSUNODA 7 – Si meriterebbe 10 per l’impegno nel dare una mano alla “sua” Faenza, invasa dall’acqua e dal fango. In prova e in gara ci mette lo stesso cuore, accedendo alla Q3 in qualifica e rimanendo in top-10 in gara. Nel finale, però, l’AlphaTauri ha un crollo e lui deve dire addio alla possibilità di racimolare punti. Peccato. 12esimo De Vries (5,5).