Si è fatto un gran parlare in questi giorni del Rossi automobilista. Com’è noto, il pluricampione della MotoGP da qualche mese si è sfilato la tuta da centauro per indossare quella di pilota di macchine. Un’esperienza che ha consentito al Dottore di rimanere nel mondo dei motori. Una sorta di seconda giovinezza per chi ha trascorso 26 stagioni iridate in bilico sulle due ruote. Per saggiare le sue doti al volante in un campionato vero e proprio, Valentino ha scelto il Mondiale Gran Turismo, che lo ha visto al via con un’Audi A8 molto competitiva. Il campionato si snoda su dieci round ed è cominciato domenica all’autodrono Enzo e Dino Ferrari di Imola, dove Rossi ha corso diverse volte in moto all’inizio della sua carriera (Imola è poi uscita dal calendario del Motomondiale). Alla Tre Ore di Imola hanno preso il via 52 equipaggi, per un totale di 156 piloti (tre per vettura). Rossi è andato bene in pista ma decisamente meno bene… in pit lane! Ripercorriamo la sua domenica.
La seconda vita sportiva di Valentino Rossi è cominciata alle 15.55 del 3 aprile 2022. Il numero di ruote è raddoppiato, ma la grinta e l’entusiasmo sono quelli di sempre. Il Dottore è un rookie nel campionato GT, nonostante la carta d’identità dica 43. Alla guida di un’Audi R8 del team WRT, Vale ha coperto il secondo “stint”, quello centrale. Ricevuta la macchina dallo svizzero Müller, Vale ha inizialmente mantenuto la 14esima posizione, mostrando sin dai primi passaggi un buon ritmo. Il nove volte campione del mondo sulle due ruote si è incollato agli scarichi di Costa, ma lo spagnolo ha rintuzzato gli attacchi. Un errore di Wilkinson ha poi consentito al pesarese di guadagnare una posizione, salendo in 13esima. Davanti, nel frattempo, si è portato al comando Van der Linde su Audi. Rossi intanto ha perso una posizione ed è tornato 14esimo, ma è rimasto attaccato all’auto gemella di Simmenauer che lo precedeva, nonostante un paio di doppiaggi che possono sempre nascondere delle insidie. Alla soglia di metà gara (un’ora e mezza alla bandiera a scacchi), Vale era a 35″ dal leader.
A quel punto è entrata in scena la Full course yellow (una sorta di virtual safety car) per un paio di auto ferme a bordo pista. I piloti hanno rallentato e le posizioni sono state congelate per qualche passaggio. La safety car ha poi ricompattato il gruppo, con la vettura numero 46 in 13esima posizione. Un brutto tamponamento della Bentley sulla Lamborghini ha prolungato la permanenza dell’auto dell’assistenza in pista, vanificando l’ultimo stint del Dottore. Al rientro ai box per il cambio piloti è accaduto il pasticcio. Vale ha mancato la piazzola di sosta ed è dovuto tornare in pista per un altro giro prima di fermarsi di nuovo con conseguente perdita di alcune posizioni. È stato l’unico errore di Vale. Peccato. L’equipaggio numero 46, con il veloce belga Vervisch al volante nell’ultimo terzo di gara, ha chiuso 17esimo assoluto, ma senza l’errore di Rossi poteva verosimilmente piazzarsi fra i primi dieci.
Prossimo appuntamento nel week-end del 30 aprile-1 maggio a Brands Hatch, in Gran Bretagna.