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Binder abbatte Foggia, Acosta vince gara e Mondiale

“The Rookie vs The Rocket” si è risolto a favore del baby spagnolo. Il duello per il titolo iridato della Moto3 è finito con Dennis Foggia per terra, abbattuto all’ultimo giro da un esuberante (eufemismo) Darryn Binder, e con Pedro Acosta in estasi. Il Gran Premio dell’Algarve, penultima prova del Mondiale 2021 prima del gran finale di Valencia, che a questo punto si trasformerà in una passerella, ha confermato lo strepitoso stato di forma del romano della Leopard (sei podi di fila prima di Portimao), che ha guidato per lunghi tratti la gara dando l’impressione di poter vincere anche in terra lusitana. Da parte sua, il rookie maravilla ha dimostrato grande carattere gestendo al meglio la situazione e rischiando il giusto, soprattutto nei concitati giri finali.

E ORA LA MOTOGP… – Acosta ha vinto gara e Mondiale, come solo ai grandi campioni è riuscito. Ma nessuno potrà sapere che cosa sarebbe successo se uno sciagurato Binder (alla penultima gara nella cilindrata minore prima di fare il doppio salto in MotoGP…) non avesse falciato il povero Foggia a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi, con tutte le posizioni ancora da assegnare. In quel momento Pedro era al comando, ma Dennis gli era vicino e avrebbe sicuramente provato a mettersi davanti a lui e magari vincere per portare la sfida nell’arena di Valencia. Acosta non ha rubato nulla, ma Foggia avrebbe meritato il titolo quanto lui. Ed è stato davvero un peccato che sia finita così.

ANCHE MASIA E GARCIA VITTIME DI DARRYN – A Pedro bastava vincere per mettersi in tasca il titolo nella stagione d’esordio (l’ultimo a riuscirci prima di lui era stato Loris Capirossi nel 1990), e forse ce l’avrebbe anche fatta. Ma Dennis meritava un finale diverso. Perdere sì, ma dandosi battaglia in pista. E invece il sudafricano del team Petronas, che lo ha scelto per sostituire Valentino Rossi in MotoGP (!), l’ha combinata davvero grossa, abbattendo l’incolpevole Dennis e pure Sergio Garcia, che al rientro dopo un brutto infortunio era in lotta per il podio. Pochi giri prima, peraltro, lo stesso Binder era stato coinvolto nella caduta che ha tolto dai giochi pure Jaume Masia, scivolato proprio dopo un contatto con il numero 40.

GLORIA PER MIGNO E ANTONELLI – In mezzo a tutto questo caos, c’è stata gloria anche per Andrea Migno e Niccolò Antonelli, che hanno chiuso in quest’ordine alle spalle di Acosta. I due italiani, protagonisti di una bella gara, hanno preceduto proprio Binder, che però è stato squalificato. In virtù della penalità inflitta al capelluto sudafricano, Jeremy Alcoba è scalato in quarta posizione regalando un buon piazzamento al team Gresini in una stagione piuttosto avara di soddisfazioni. Ne ha tratto beneficio anche Alberto Surra, che ha agguantato la 15esima piazza e il primo punto della sua carriera nel Mondiale. Il prossimo anno il compagno di Migno nel team Snipers è chiamato a fare il salto di qualità. Ma ora tutti i riflettori sono puntati su Pedro Acosta, il nuovo fenomeno del Motomondiale.

ORDINE D’ARRIVO – 1. Acosta, 2. Migno, 3. Antonelli, 4. Alcoba, 5. Guevara,6. Sasaki, 7. Fenati, 8. Artigas, 9. Suzuki, 10. Salac, 11. A. Fernandez, 12. Tatay, 13. Holgado, 14. Kelso, 15. Surra.

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