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Cinquanta sfumature di arancione

Inviato a Monza – C’era tanto arancione sulle tribune dell’autodromo di Monza, seppure a prevalere fosse il rosso. E non potrebbe essere altrimenti quando la F.1 fa capolino in Italia, dove la Ferrari è una vera e propria istituzione. Anzi, un simbolo, come la pizza e il Colosseo, come la Vespa e Leonardo da Vinci. Ma qua e là c’erano anche chiazze di orange, il colore emblema dei Paesi Bassi, da dove proviene il nuovo fenomeno dell’automobilismo moderno, Max Verstappen. L’olandese volante smuove folle di connazionali come solo Michael Schumacher sapeva fare ai tempi in cui guidava per il Cavallino. Tra la metà degli anni Novanta e i metà Duemila orde di tedeschi seguivano il loro beniamino in ogni angolo d’Europa. E il GP d’Italia era solito trasformarsi in un tripudio italo-germanico. Un Patto d’acciaio che nemmeno all’alba della Seconda Guerra Mondiale…

ROSSO RELATIVO – Dalla fine dell’era Schumacher a oggi sono trascorsi tanti anni. E da Maranello sono passati tanti piloti, alcuni dei quali fortissimi: Kimi Raikkonen, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, solo per citarne tre. Nessuno però ha avuto l’impatto di Schumi sulla gente, complici i successi a ripetizione conquistati dal Barone Rosso. Adesso c’è Charles Leclerc a scaldare i cuori dei supporters italiani: il giovane monegasco ha tutto per diventare il loro nuovo beniamino. E’ bello, è simpatico ma soprattutto è veloce. E Monza, nel week-end, gli ha reso il giusto tributo. Detto ciò, non si può negare che la Max mania abbia contagiato anche qualche tifoso del Bel Paese: non è stato raro, camminando lungo l’anello brianzolo, incontrare qua e là supporter nostrani vestiti con la maglietta numero 33.

TRAGEDIA SFIORATA – Premesso ciò, il Gran Premio d’Italia verrà ricordato (anche) per il drammatico incidente che al giro 26 ha coinvolto i due contendenti al titolo Mondiale: Lewis Hamilton e il sopra citato Max Verstappen. Un incontro ravvicinato ad altissimo rischio. Alla prima variante, la monoposto dell’olandese è letteralmente decollata sopra quella dell’inglese, con la ruota posteriore della Red Bull che si è appoggiata sul casco del sette volte campione del mondo. Il quale è stato salvato dal tanto vituperato Halo, la barra curva posta a protezione della testa del pilota. Un’invenzione che tre anni fa era stata accolta con diffidenza, ma a cui oggi Lewis deve la vita. E così il Gran Premio d’Italia è andato in archivio con un clamoroso doppio ko per i due (acerrimi) rivali. A beneficiarne è stato Max, che in virtù dei due punti conquistati nella gara sprint del sabato (si è piazzato secondo dietro al redivivo Valtteri Bottas e davanti alla sorpresa Daniel Ricciardo) ha allungato a +5 il suo vantaggio in classifica.

BOTTAS DA ULTIMO AL PODIO – Nonostante l’uscita di scena di Verstappen, con corollario di polemiche e penalità (l’olandese è stato giudicato colpevole dai commissari e nel prossimo GP perderà tre posizioni sulla griglia), sul podio di Monza c’è comunque stato tanto arancione. E’ il colore della McLaren, tornata al successo dopo un digiuno di nove anni. L’ultimo pilota a conquistare una vittoria con la scuderia di Woking era stato Jenson Button nel 2012. A rompere l’incantesimo ci ha pensato uno straordinario Ricciardo, in testa fin dalla partenza e autore del giro più veloce. Allo start l’australiano, il cui nome tradisce origini italiane, ha bruciato Verstappen e si è messo in testa al gruppo. Posizione che ha mantenuto fin sotto la bandiera a scacchi, beneficiando dell’incidente che a metà gara ha messo fuori gioco i due avversari più pericolosi. Lando Norris, secondo, ha completato il trionfo McLaren. Terzo si è piazzato Bottas, partito ultimo nonostante la vittoria nella Superpole race. Il finlandese, futuro pilota Alfa Romeo, è stato retrocesso in fondo alla griglia per aver sostituito il motore in regime di parco chiuso. Quarta e sesta le Ferrari di Leclerc e Sainz, che hanno corso in difesa. Fuori dai punti uno sfortunato Antonio Giovinazzi. Il pugliese, il cui posto in Alfa Romeo è a rischio, merita un’altra chance.

ORDINE D’ARRIVO SPRINT RACE – 1. Bottas, 2. Verstappen, 3. Ricciardo, 4. Norris, 5. Hamilton, 6. Leclerc, 7. Sainz, 8. Giovinazzi, 9. Perez, 10. Stroll.

ORDINE D’ARRIVO GP D’ITALIA – 1. Ricciardo, 2. Norris, 3. Bottas, 4. Leclerc, 5. Perez, 6. Sainz, 7. Stroll, 8. Alonzo, 9. Russell, 10. Ocon.

CLASSIFICA MONDIALE PILOTI – Verstappen 226,5, Hamilton 221,5, Bottas 141, Norris 132, Perez 118, Leclerc 104, Sainz 97,5, Ricciardo 83, Gasly 66, Alonso 50, Ocon 45, Vettel 35, Stroll 24, Tsunoda 18, Russell 15, Latifi 7, Raikkonen 2, Giovinazzi 1.

CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI – Mercedes 362,5, Red Bull 344,5, McLaren 215, Ferrari 201,5, Alpine 95, Alpha Tauri 84, Aston Martin 59, Williams 22, Alfa Romeo 3.

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