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Martin firma un capolavoro, Pramac in festa

Martinator l’ha combinata grossa. E’ un trionfo spaziale quello dello spagnolo al GP di Stiria, decima prova (di 18) del Mondiale della classe regina. Un week-end pazzesco per il rookie ex campione del mondo della Moto3, dominatore sia in prova che in gara. Jorge ha guidato da veterano, vincendo la sua prima gara in MotoGP e regalando la gioia del gradino più alto del podio al team Pramac dopo 20 anni di presenza fissa nel paddock. Una soddisfazione immensa per il team satellite Ducati, che finora aveva conquistato una miriade di podi senza tuttavia riuscire a scalare quello più alto. Per Borgo Panigale Martin si è rivelata una scelta di mercato azzeccata: dopo la pole e il podio in Qatar, ecco un’altra pole e una strepitosa vittoria al primo anno tra i “grandi”. E pensare che meno di quattro mesi fa lo spagnolo si era fratturato sette ossa cadendo rovinosamente in prova a Portimao. Si pensava che ci avrebbe impiegato mesi a tornare competitivo, invece…

PAURA AL VIA – Il GP di Stiria ha vissuto attimi di grande paura. Poco dopo il via, all’uscita della curva 3, già teatro l’anno scorso del terribile incidente tra Zarco e Morbidelli, Pedrosa è scivolato e la sua moto è rimasta sdraiata in traiettoria. Tutti i piloti sono riusciti a schivarla, tranne Lorenzo Savadori, che l’ha investita in pieno cadendo a sua volta. La Honda e l’Aprilia hanno preso fuoco, mentre Sava rotolava a terra e si rialzava malconcio (per fortuna se l’è cavata con una frattura del malleolo). La bandiera rossa ha neutralizzato la corsa e l’ottimo scatto di Bagnaia, che al momento dell’interruzione era in testa con qualche decimo di vantaggio. L’ennesimo colpo di sfortuna per il torinese.

NUOVA GRIGLIA – Dopo tre quarti d’ora di stop, la pit-lane è stata riaperta per una nuova procedura di partenza. Allo spegnimento dei semafori (con Vinales che è partito dai box per un problema tecnico) Martin ha preso il comando e, a parte una breve parentesi con Miller leader, non l’ha più ceduto fino alla fine. Alle sue spalle c’è stata grande lotta tra Mir, Quartararo, Miller e Zarco. Lo spagnolo (al 4° podio stagionale) ha chiuso secondo, il francese terzo ma ha allungato in classifica (+40) sulle Ducati (Zarco solo sesto, Bagnaia ha fatto il gambero, Miller è caduto). Scintille tra Aleix Espargaro e Marc Marquez, con coda polemica nel dopo gara. Marc, autore di una gara d’attacco, si è dovuto accontentare dell’ottavo posto finale davanti al fratello. Grandissima rimonta di Brad Binder, migliore KTM al traguardo.

REGOLAMENTO DA RIVEDERE? – Buon rientro per la wild card Daniel Pedrosa, la cui caduta al primo via è stata la causa della sospensione della corsa. Ma grazie a un regolamento forse da rivedere, Dani ha inforcato la seconda moto ed è ripartito al nuovo start, agguantando la top ten. Solo 11° Bagnaia (scelta sbagliata di gomme?), il favorito della vigilia, davanti a uno sfortunato Enea Bastianini e a Valentino Rossi, alla prima gara da “pensionato”.

LA CRONACA – Martin mantiene la testa ma solo per qualche metro. Ottima partenza di Marquez e Bagnaia, che prende il comando. Si toccano Mir e Marquez, che perde posizioni. Caduti Pedrosa e Savadori: fuoco in pista, bandiera rossa. Alla ripartenza Martin scatta bene ma Miller lo brucia. Scintille Marc Marquez-Aleix. Davanti Martin si riprende la testa davanti a Mir, Miller e Quartararo. Alex Marquez ottimo sesto. Rischio per Marc alla curva uno. Si ferma Aleix. Giro veloce di Mir, che si stacca leggermente con Martin. El Diablo riesce a prendersi la terza posizione, ma Miller risponde. La bagarre permette al duo di testa di allontanarsi. Alex scavalca Nakagami e torna sesto. Bagnaia solo 11°, davanti a Marc. Valentino 17°. Gara da gambero per Pecco, ora addirittura 12°. Long lap penalty per Vinales: per lui un’altra domenica da dimenticare. Problema tecnico per Oliveira, che esce di scena. Long lap penalty anche per Bastianini. Zarco, quinto con gomma morbida, si stacca da Miller. Bella rimonta di Rins, che scavalva Alex e si porta in settima posizione. Warning per Martin, che già l’anno scorso perse la vittoria in Moto2 per aver ecceduto con i limiti della pista. Caduta di Miller in inserimento alla 7: gara finita. Marc passa suo fratello. Martin ha sette decimi di vantaggio. Rossi sale in 13esima posizione. Rimonta Binder: quarto e primo delle KTM. Bene anche Pedrosa, ai margini della top ten. Martin gestisce e regala la prima vittoria a Pramac in 20 anni di MotoGP.

ORDINE D’ARRIVO – 1. Martin, 2. Mir, 3. Quartararo, 4. Binder, 5. Nakagami, 6. Zarco, 7. Rins. 8. M. Marquez, 9. A. Marquez, 10. Pedrosa, 11. Bagnaia, 12. Bastianini, 13. Rossi, 14. Marini, 15. Lecuona.

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