Che la pista di Losail si adatti alle Ducati lo sanno anche i sassi. Che Jorge Martin sia uno specialista delle qualifiche lo dicono le statistiche (tra Moto2 e Moto3 ha conquistato 22 pole!). Che il team Pramac sia una garanzia è stato ripetuto in tutte le salse. Ma come non stupirsi e strabuzzare gli occhi di fronte all’impresa del rookie spagnolo, che alla seconda presenza in MotoGP firma una pole clamorosa e si mette alle spalle fior di ufficiali? “Non è che sotto il casco si nasconde Marc Marquez?”, avrà ironizzato qualcuno nel paddock.
Il baby “deb” della Ducati ha illuminato la notte di Doha con una Q2 stellare, precedendo il compagno di squadra Johann Zarco, che invece era stato il più veloce nelle FP4.
Un “uno-due” firmato dal team satellite di Borgo Panigale che ha mandato in visibilio il box Pramac, dove un risultato del genere non si era mai visto in 20 anni di militanza in MotoGP. E forse non lo si era nemmeno immaginato nel più bello dei sogni. Ok, le qualifiche non danno punti in classifica, ma la doppietta è certamente un ottimo biglietto da visita in vista della gara, che si preannuncia più infuocata che mai. Sì, perché i piloti che guidano le Ducati ufficiali vorranno vendicare l’affronto subìto e ristabilire le gerarchie. La prima rossa ufficiale in griglia è quella di Jack Miller, che apre la seconda fila alle spalle di Maverick Vinales (3° dopo aver assaporato la pole); l’altra Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia è sesta. Il torinese è stato preceduto dalla seconda Yamaha di Fabio Quartararo.
Apre la terza fila l’Aprilia di un sempre più convincente Aleix Espargaro: accanto a lui scatteranno le Suzuki di Rins e Mir. Il campione del mondo ha dovuto ancora una volta affrontare la Q1, ostacolo superato insieme alla KTM di Oliveira, che ha poi terminato le prove 12esimo dietro a un altalenante Franco Morbidelli (che nella giornata di venerdì ha visto andare in fumo due motori) e a Bradl, sulla prima delle Honda.
Male, anzi malissimo, Valentino Rossi, eliminato in Q1 con il penultimo tempo. Per il Dottore è notte fonda. E pensare che solo una settimana fa pregustava il podio dopo una qualifica spettacolare, chiusa con il quarto tempo a un paio di decimi dalla pole. Cosa è successo al numero 46? Fuori dalla Q2, per appena 13 millesimi, Luca Marini, beffato da Oliveira per un battito di ciglia. 19esimo Enea Bastianini, meno brillante del solito perché condizionato da problemi di salute.
CLASSIFICA – 1. Martin, 2. Zarco, 3. Vinales, 4. Miller, 5. Quartararo, 6. Bagnaia, 7. A. Esparagaro, 8. Rins, 9. Mir, 10. Morbidelli, 11. Bradl, 12. Oliveira.